Intanto congratulazioni per il risultato, dopo i quarti di finale nel 2017 hai ottenuto due semifinali. Come ti senti?
Bene, veramente bene. Non era il modo in cui volevo vincere ma penso che finché abbiamo potuto giocare sia stata una partita di alto livello, molto equilibrata. Un po’ fortunata ad arrivare al terzo e alla fine è andata così.
Ti eri accorta che lei era in difficoltà fisica?
No, oddio, non ho notato granché prima del terzo set.
Sei stata a due punti dalla sconfitta, sembrava facessi fatica a trovare ritmo. Che cosa ti stavi dicendo nel secondo set?
Lei stava rispondendo molto bene, questo va detto. Io non stavo facendo lo stesso e questo le aveva dato il vantaggio. Ho provato il più possibile a star lì e darmi una chance, poi nei momenti chiave lei ha commesso qualche errore e sono stata brava ad approfittare della chance.
Come il nastro che hai pizzicato sul 5-4 per lei e 40-40…
Sì, assolutamente tanta fortuna lì.
Non era la vittoria che volevi ottenere per via del suo ritiro, ma di che cosa puoi dire di essere particolarmente orgogliosa di te stessa stasera?
Mah, sono stati due set tiratissimi, combattuti punto a punto. Avrei potuto perdere in meno di due ore, per cui posso dire che sono fiera di essere rimasta dura da battere e rimasta in scia con lei nel secondo senza mai gettare la spugna e salendo di livello nei momenti chiave.
Domani una partita niente male qui, per te, contro la numero 1 del mondo Naomi Osaka. Che cosa ti aspetti?
Lei è una grandissima giocatrice, e credo sia anche inutile dirlo. Lei colpisce veramente forte, ha un gran servizio e un gran dritto quindi mi aspetto un tennis piuttosto veloce da parte sua. Penso che dovrò essere altrettanto brava come oggi nel rimanere lì nel match e cercare di rigiocare quanti più colpi possibili, cercare di approfittare di quelle poche chance che lei mi darà. Contro Vika oggi… Lei prendeva la palla molto presto, non mi dava tempo. Provavo a cambiare ritmo ogni tanto, anche se non mi sembrava stesse funzionando. Allora ho cercato un po’ di accelerare e di colpire per chiudere il punto. Il mio coach cercava di dirmi di colpire più palle alte, non so, mi sentivo di avere veramente pochissimo tempo e domani Naomi cercherà di essere altrettanto aggressiva per cui mi aspetto una situazione non troppo differente.
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