A Stoccarda Naomi Osaka comincerà il suo cammino sulla terra contro l’ultima giocatrice che l’ha battuta, a Miami: Su Wei Hsieh. Una sfida, quella tra le due, che sta diventando un piacevole leit motiv in questo inizio di stagione visto che si sono già affrontate all’Australian Open e a Miami.
Prima di allora, giocarono l’una contro l’altra a Surbiton, un ITF su erba, nel 2015. Il bilancio vede la numero 1 WTA avanti per 2 vittorie a 1 ma in tutte le occasioni sono finite al terzo: 6-4 6-7(5) 6-3 nel 2015, 5-7 6-4 6-1 a Melbourne, 4-6 7-6(4) 6-3 nell’ultimo precedente in Florida, quello vinto dalla giocatrice di Taipei.
Hsieh, ormai lo abbiamo capito, è una ragazza a cui piace da matti scherzare. L’abbiamo intervistata a Indian Wells e raccontava di come si stesse divertendo in questi ultimi anni a vivere una parte di carriera dove non si preoccupa tanto di quello che viene, e anche dopo sconfitte magari pesanti è spesso in grado di lasciarsi andare a commenti divertenti. Oggi, dopo il 4-6 6-3 6-4 ai danni di Qiang Wang che ne ha garantito l’accesso agli ottavi di finale e la nuova sfida a Osaka, la giocatrice di Taipei ha risposto alla domanda di Courtney Nguyen, giornalista di WTA insider su come mai lei e la giapponese riuscissero sempre a creare a creare battaglie che si allungavano sui 3 set. La risposta non ha bisogno di commenti: “Secondo me ci amiamo troppo. Ci vogliamo vedere il più possibile quando siamo in campo”. Chiudendo poi con un finto grido d’aiuto: “Non lasciarmi Naomi!”. A domani, dunque.
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