AZARENKA, TANTA VOGLIA DI TORNARE AD ALTI LIVELLI
È atterrata dall’Australia neppure due giorni fa, dopo un weekend di Fed Cup estremamente faticoso e provante, e dopo 24 ore di volo ieri sera è apparsa per la prima volta in campo, sul 2, per l’allenamento. Oggi, Victoria Azarenka ha messo a segno una vittoria per nulla banale perché nel 7-5 6-4 ai danni di Vera Zvonareva c’è stato un match giocato mettendo da parte tutta quella che può essere la fatica, la sensazione di stranezza, il jet lag che deve averla martellata in questo breve periodo.
Un po’ per onorare l’impegno preso con un torneo da cui mancava da 7 anni, a cui ha chiesto una wild-card poco prima di essere chiamata per volare dall’altra parte del mondo, un po’ per mostrare a se stessa e a tutti gli appassionati quanto voglia provare in tutti i modi a tornare ad alti livelli. Ha avuto il suo da fare, contro Zvonareva, in un match dal sapore molto vintage visto che le due si erano affrontate per l’ultima volta nell’ottobre del 2011. Lei stessa, “Vika”, allora non era ancora diventata numero 1 del mondo o campionessa Slam. Difficilmente avrà pensato a quei particolari, ma ha messo in campo tutta se stessa per arrivare a una vittoria che le garantisce quello che più di tutto voleva: una sfida contro una big.
Al prossimo turno, negli ottavi, la sfida di lusso contro Karolina Pliskova.
GATTO MONTICONE SCONFITTA CON ONORE
Saluta il torneo di Stoccarda, Giulia Gatto Monticone, ma lo fa dopo una buona partita contro un’avversaria molto più quotata di lei. La torinese ha infatti perso 6-1 7-5 contro Donna Vekic, ma malgrado l’enorme differenza nell’esperienza ha comunque avuto modo di esprimere il proprio gioco.
In un primo set risultato, secondo il punteggio, dominato dalla tennista croata c’è stato invece tanto da lavorare per la giocatrice classe 1996 che dopo essere salita 2-0 ha perso il servizio complice qualche errore di dritto e da lì in avanti ha vissuto 3 game con l’affanno di doversi liberare di una giocatrice che stava tenendo molto meglio il campo, costrastando la potenza avversaria e tenendo lo scambio in gioco il più a lungo possibile.
Una palla corta mancata da Gatto Monticone è valso il 3-1 e servizio per Vekic che poi ha dovuto tirare dei gran vincenti per concludere un quinto game dove ha annullato 5 chance di un nuovo break. Un leggero calo dell’azzurra ha visto un nuovo break della croata, ma sul 5-1 di nuovo la torinese avanti in risposta, per 0-30, prima di ritrovare una Vekic molto incisiva.
La vera differenza, in trentuno minuti di gioco, è stata soprattutto nella capacità di Vekic di trovare soluzioni vincenti, anche difficile, nei punti che veramente contavano. Passanti in controbalzo, dritti vincenti e imprendibili verso il lungolinea, scambi dove riusciva ad alzare il ritmo e crearsi le opportunità di andare a segno. Quando doveva veramente spingere, non sbagliava mai. Fattore che invece è stato un po’ diverso nel secondo set, dove qualcosa ha cominciato a mancare, e Gatto Monticone ha preso fiducia con i primi due game tenuti molto agevolmente. Un’avversaria non più impeccabile, lei con più facilità ad aggredire e a guidare gli scambi, Il break sul 2-1 è stato un po’ la logica conseguenza di questo cambio nell’inerzia, dovuto maggiormente a una croata non più così perfetta perché dall’altro lato della rete Gatto Monticone era più viva che mai.
Preso il vantaggio, continuato a manovrare il gioco, l’azzurra è arrivata senza grandi problemi sul 5-3 ma lì ha giocato forse il turno di battuta più difficile della sua giornata perdendolo a zero e cominciando da lì la fase più dura, nel tentativo di riorganizzarsi mentalmente e contro un’avversaria che a quel punto ha saputo alzare il livello per andare all’attacco anche sul 5-5 e prendere il break decisivo alla quarta chance, chiudendo poi 7-5 il parziale e la partita.
Per l’azzurra, adesso, ci sarà un nuovo tentativo a livello WTA nelle qualificazioni a Praga prima di una parentesi ITF nel prestigioso evento (della categoria) a Trnava e poi una settimana di pausa in vista delle qualificazioni al Roland Garros.
Altre partite
Petra Kvitova è la prima giocatrice a raggiungere i quarti di finale grazie al 6-1 6-4 ai danni di Greet Minnen. La tennista belga, 21 anni, ha compiuto un ottimo percorso per arrivare fino al secondo turno dopo essere partita dalle qualificazioni e aver vinto 4 partite, ma la potenza della ceca era spesso troppa, per lei che ancora non ha alcuna esperienza a questi livelli. Ha guadagnato 250 posizioni negli ultimi 5 mesi, sfiorando ora le prime 150 del mondo, ma la classe di una bi-campionessa Slam come la ceca è qualcosa che, non solo lei, quando si accede è difficilissima da arginare.
Kvitova ha avuto un ottimo impatto e per tutto il primo set, annullando il servizio avversario, mentre nel secondo si è inceppata dopo aver preso il break per il 3-2 e servizio. Minnen, che ha comunque buone qualità in un gioco con un buon dritto in topspin e discreta manualità nella mano sinistra, è riuscita subito a rientrare e a riportarsi avanti 4-3. Sul 4-4 ha avuto probabilmente la chance per mettere tanta pressione alla sua avversaria quando, rientrando da 0-40, ha annullato in tutto 5 palle break. Non è riuscita, però, a concretizzare le due chance di 5-4 e alla sesta Kvitova è andata a segno con un’ottima controsmorzata in allungo, finita proprio sulla riga in incrociato. Col servizio a disposizione, la numero 3 del seeding non ha mancato la chiusura del match.
Fuori Julia Goerges, costretta al ritiro contro Anastasia Pavlyuchenkova per un problema a 3 dita del piede quando il punteggio la vedeva comunque sotto 0-4 al terzo. Sarà Su Wei Hsieh, invece, l’avversaria di Naomi Osaka domani.
Risultati
secondo turno
[Q] G. Minnen vs [3] P. Kvitova
primo turno
S. W. Hsieh b. Q. Wang 4-6 6-3 6-4
D. Vekic b. [LL] G. Gatto Monticone 6-1 7-5
V. Azarenka b. [LL] V. Zvonareva 7-5 6-4
A. Pavlyuchenkova b. J. Goerges 4-6 6-2 4-0 rit.
[8] A. Kontaveit b. C. Garcia 6-4 6-3
B. Bencic b. [Q] M. Minella 6-4 6-4
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