[8] A. Kontaveit b. [WC] V. Azarenka 5-7 7-5 3-0 rit.
Finisce nella maniera peggiore il big match della serata in Germania. Ancor più che Kiki Bertens contro Angelique Kerber, infatti, era la sfida tra Victoria Azarenka e Anett Kontaveit ad attirare le maggiori attenzioni.
La rientrante bielorussa contro l’estone che da queste parti, dal 2017, è lanciatissima. Quarti di finale nel 2017, semifinale lo scorso anno e nuova semifinale adesso, anche se sulla sfida pesa il ritiro di Azarenka sul 3-0 nel terzo set complice un problema alla spalla che è andato peggiorando col passare dei minuti.
Un enorme rimpianto per l’ex numero 1 del mondo che stava riuscendo a portare a casa una grande partita, ancora mettendo in campo tutta se stessa malgrado la situazione, almeno a livello sportivo, fosse molto complicata fin dall’inizio. Al servizio infatti non aveva mai turni agevoli, scivolando indietro nel punteggio in 8 dei primi 9 turni di battuta. Malgrado questo, nel primo set aveva messo la sua firma dopo essere riemersa da un pericolosissimo 0-30 sul 4-5. Sbagliava un po’ troppo, forse, in risposta, ma Kontaveit dimostrava di essere molto a suo agio in campo, con servizi molto incisivi, e nei primi 5 turni di battuta era sempre avanti almeno 30-0. Sul 5-5, dopo l’occasione mancata, una prima risposta profonda di Azarenka a porta 15-15, una seconda la fa scendere sotto 15-30. In un amen, eccola concedere 3 palle break complessive e dopo averne mancate a sua volta 3 sul 3-2 è costretta a cedere la battuta.
L’inizio del secondo set ricalcava questo momento negativo di Kontaveit che però sull’1-2 si dava una prima scossa. Cominciavano una serie di break prima che sul 5-4 e servizio Azarenka anche la sorte si è messa dalla parte dell’estone. 40-40 e una risposta della numero 8 del seeding si è infranta sul nastro, ricadendo appena appena al di là. Una prima di servizio mancata e Kontaveit trovava il varco per il 5-5, divenuto 6-5 quando ha chiuso un pericoloso game in un cui da 40-0 si è trovata 40-40. Azarenka, sul 5-6, ha forse avuto i primi segnali di quello che poi si rivelerà essere il motivo del ritiro, quando ha commesso due doppi falli che hanno spinto la sua avversaria al 7-5 che ha rimandato l’esito del match al terzo set.
Sullo 0-1, Azarenka è sì salita 40-15 col proprio servizio ma cominciava a scuotere la spalla destra tra un punto e l’altro, poi con la velocità crollata a meno di 140 chilometri orari per la prima palla è stato sempre più evidente come i problemi fossero divenuti importanti. Preso il break, scivolata sotto 0-2, Azarenka ha chiesto un primo intervento del fisioterapista, ha provato a colpire qualche palla in risposta ma Kontaveit ha chiuso per il 3-0 con due ace consecutivi. Qualche punto più tardi, la parola fine all’incontro.
[1] N. Osaka b. D. Vekic 6-3 4-6 7-6(4)
La prima semifinale della carriera di Naomi Osaka sulla terra battuta, nel circuito WTA, è arrivata nella maniera più incredibile. La giapponese, numero 1 del mondo, è rientrata in una partita molto strana, dove non aveva concesso palle break fino al 4-5 del secondo set e a causa di 15 minuti di black out stava per vanificare tutto, ma è riuscita a risalire da 1-5 nel terzo set per battere Donna Vekic, che per quanto fosse avanti non ha molto da recriminarsi se non un po’ meno prime di servizio.
La partita, per due set, è stata molto rapida e decisa da piccolissimi frangenti. Una palla break per Osaka nel parziale d’apertura, 6-3 in suo favore. Una palla break Vekic nel secondo, 6-4 in suo favore. Due ottime servitrici che tenevano piuttosto bene il campo nei rispettivi turni di battuta e pur con la numero 1 del mondo avanti di un set non c’era mai la sensazione che fosse effettivamente in controllo dell’incontro.
I game del secondo set scorrevano, la croata si manteneva abbastanza tranquillamente avanti, ma soprattutto la sua percentuale di prime palle era notevolmente superiore all’avversaria. Proprio prima di quel decimo game, lei viaggiava a oltre il 70% di prime, mentre Osaka era sotto al 60%. Con lei sempre avanti nel punteggio, e con la pressione che a poco a poco saliva nell’avversaria, un numero così alto di servizi le avrebbe dato chance di andare ancor di più in spinta. Sul 5-4, è stata Naomi a complicarsi la vita con un brutto dritto al volo forse vittima dell’indecisione se far rimbalzare quella palla oppure no. Un dritto vincente di Vekic la mandava sotto 15-30, un doppio fallo ed eccola 15-40. Sul set point non è riuscita a fare granché, e da lì è cominciata una serie importante, seppure abbastanza breve, dove ha perso completamente la bussola. Un 15-40 non sfruttato nel game di risposta del terzo set, di nuovo sotto 15-40, ha perso un secondo brutto turno di battuta per poi scivolare ulteriormente sullo 0-3.
Ha avuto una chance per rientrare sul 2-3, dopo aver messo fine all’emorragia, ma Vekic continuava a servire veramente bene e Osaka, a quel punto piuttosto arrendevole, ha perso il secondo turno di servizio del suo parziale. Vekic però, sul 5-1, non è riuscita a chiudere la partita. Osaka ha provato a spingere, ha trovato qualche buona soluzione, e dal 30-0 è riuscita a prendersi un importantissimo break, confermato con un agevole turno di battuta. Donna, trovatasi a quel punto per la prima volta con tanta pressione, ha cominciato il game chiave della sua partita con una palla sotto al nastro. Si è ben comportata sul secondo punto, ma dal 30-15 non ha più trovato la prima di servizio, fattore che diventerà poi determinante anche nel palpitante tie-break.
Osaka, che in quel momento stava spingendo con molta convinzione, ha trovato il punto del 4-5 con un errore in difesa della sua avversaria e poi, grazie a un servizio tornato incisivo, l’immediato aggancio. Nel testa a testa finale ne ha avuto di più grazie a un’ottima partenza nel tie-break, trovando qualche dritto vincente di grande qualità che l’hanno sempre tenuta avanti nel punteggio. Sul 6-3, con il servizio a disposizione, ha mancato il primo match point ma ha chiuso al secondo, con un grande boato elevatosi da uno stadio stracolmo, vista la qualità e i nomi delle protagoniste rimaste, e che è rimasto in bilico fino alla fine su chi sostenere. Adesso Osaka avrà la vincente della sfida tra Victoria Azarenka e Anett Kontaveit.
[3] P. Kvitova b. [7] A. Sevastova 2-6 6-2 6-3
Un inizio da incubo, seguito da una graduale ripresa fino al trionfo finale. Una partita, quella odierna, che Petra Kvitova non ha esitato a definire in conferenza stampa con l’approccio più brutto degli ultimi mesi. Trovatasi indietro 0-4, commettendo errori su errori, è riuscita ad evitare un 6-0 che sembrava quasi certo e da lì è nata la rimonta.
A Stoccarda, lei che aveva raggiunto due volte la semifinale in passato, Kvitova è arrivata da sola. Non ha con se il team, è molto vicina a casa, e sta cercando di trovare quanta più fiducia possibile da trascinare poi in una parte di stagione che mai le è stata congeniale. Appena però ha avuto modo di collezionare i primi veri vincenti, ha spostato l’inerzia dalla sua. Anastasija Sevastova non riusciva più a partire avanti nei propri turni di battuta e la pressione sulle sue spalle è aumentata fino al game del 4-2 per la ceca, che ha concretizzato il break e sul 5-2 ha trovato il guizzo per pareggiare i conti con il medesimo punteggio del primo set.
Al terzo, la ceca è sembrata viaggiare con anche un pizzico di margine nei propri colpi. Spingeva, ma non strappava mai, non metteva quell’impeto che di tanto in tanto la porta a sbagliare. Eppure sul 4-2 ha avuto un piccolo calo, con la lettone subito pronta ad approfittarne, ma un’ottima risposta vincente in apertura di ottavo game l’ha subito riportata a spingere e a guadagnarsi il nuovo break, mandando la sua avversaria sempre in difesa, o sempre fuori dalla sua comfort zone. Sul 5-3 la ceca non ha tremato, raggiungendo così la quarta semifinale stagionale su 8 tornei.
Altri risultati
L’unica partita non conclusasi in tre set della giornata a Stoccarda è quella tra Kiki Bertens e Angelique Kerber. L’olandese, all’inizio della parte di stagione che più le si addice, si è portata a casa il match con un netto 6-3 6-4, dominando al servizio pur senza i 20 ace di ieri (solo 5 quelli messi a segno oggi, ma di cui uno sul match point) ma non concedendo alcuna palla break. La tedesca, ultima beniamina del pubblico, non era al livello per competere visti anche i problemi di salute degli ultimi giorni e questo si è notato particolarmente quando alcune soluzioni, per lei abbastanza comode, venivano malamente fallite. Kiki ringrazia, e domani affronterà Petra Kvitova in una sfida già mostratasi diverse volte lo scorso anno.
Risultati odierni
[1] N. Osaka b. D. Vekic 6-3 4-6 7-6(4)
[8] A. Kontaveit b. [WC] V. Azarenka 5-7 7-5 3-0 rit.
[3] P. Kvitova b. [7] A. Sevastova 2-6 6-2 6-3
[6] K. Bertens b. [5] A. Kerber 6-3 6-4
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