Puoi raccontare come ti senti in questi giorni, di rientro dall’Australia, il jet lag, e una partita molto difficile come quella di oggi?
Come mi sento? Non ho idea, davvero. Non ho idea di che ora sia, di che cosa stia succedendo. In quell’aspetto è stata una grande sfida oggi e sono molto felice di come ce l’abbia fatta. Non mi aspettavo tanto da me stessa in termini tennistici perché, davvero, avevo giocato solo 30 minuti su terra prima di adesso, ma mi aspettavo di metter in campo una grande prestazione a livello di voglia e carattere. Sono felice di questo, penso che durante il match il mio tennis sia migliorato. Ho cominciato forse con un po’ di difficoltà ma con l’andare avanti mi sono sentita meglio e credo di aver alzato il livello e di aver fatto piuttosto bene viste tutte le circostanze. Il volo di rientro dall’Australia è stato veramente lungo, non finiva più, ma ecco, sono qui (sorride, nda).
Il match è durato solo due set, ma come tempi eravamo sull’ora e trequarti circa. Sentivi il bisogno verso la fine di accelerare per evitare un terzo set?
Credo che il gioco qui, con le condizioni, non dia molto spazio per scambi lunghi. Non stavo neppure pensando di non andare al terzo set ma di rimanere lì un punto dopo l’altro perché se avessi cominciato a pensare troppo in là avrei poi perso tutta la concentrazione e non era proprio il caso, visto ancora come erano le condizioni per me oggi.
Sono passati 7 anni da quando sei stata qui l’ultima volta. Hai notato una terra diversa? Più rapida, più scivolosa…
No, son sincera non ho proprio ricordi di come era nel 2012. È una terra diversa rispetto a quella del resto del circuito, ma il torneo è carino, io non sono magari una grande fan di questi campi ma sono veramente felice di essere qui e poter giocare perché è questo che per me è davvero importante ora. Non mi basta l’allenamento, voglio sentirmi in competizione ed essere in campo a dare il massimo, cercando di provare tutti i dettagli che faccio in allenamento.
È passato tanto anche da quando hai giocato contro Zvonareva l’ultima volta. Tanto è cambiato nelle vostre vite. A livello tennistico come l’hai ritrovata?
Non credo sia cambiata tanto. Non ricordo bene l’ultima volta che abbiamo giocato ma lei è sempre stata una che mi ha dato molto da fare, senza grandi debolezze. Molto solida da entrambi i lati, si muove bene, e sono contenta di vederla di nuovo in campo. So che in passato ha avuto infortuni piuttosto seri. Ora poi è mamma anche lei, ed è bello rivederla in campo a competere con le altre. Onestamente sono stata molto contenta di aver giocato contro di lei oggi.
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