Nuova giornata di tennis a Monterrey con le tre big in campo e un copione abbastanza simile a martedì: molto bene Angelique Kerber, abbastanza tranquilla Victoria Azarenka, col fiatone Garbine Muguruza.
La tedesca ha superato per 6-3 6-4 Karolina Muchova in un match che ha dato molto dal punto di vista dello spettacolo. La solidità a tutto campo della numero 1 del seeding si scontrava col gioco estremamente dinamico e divertente della ceca che due settimane fa a Miami era stata anche in grado di vincere il primo set con una tedesca non al meglio, in ogni caso, dal punto di vista fisico. In generale, però, una Kerber è forse la tipologia di avversaria peggiore perché ha nel proprio gioco qualcosa di più già solo da un punto di vista della costanza.
Muchova può strappare applausi per i colpi che escono piatti e precisi nell’angolino, può prendere la rete e chiudere voleè di ottima fattura, ma può anche avere piccoli cali che contro una giocatrice simile si pagano. Questo anche se la Kerber scesa in campo non è di livello ingiocabile. Intervistata a bordo campo, faceva riferimento a pochissimi punti che hanno spostato gli equilibri ed è facile, almeno nel primo set, individuarli: 3-2 Kerber, due gravi e abbastanza insoliti errori a rete della ceca le hanno apparecchiato la tavola per il vantaggio, il primo della partita. Karolina in risposta c’era, spesso propositiva, ma quando arrivava il momento chiave la sua avversaria aveva sempre qualcosa in più. Sintomatico il settimo game: preso il break, Kerber ha commesso due brutti errori col dritto ma da una situazione potenzialmente complicata ne è uscita senza andare in affanno. Le 100 posizioni nel ranking tra le due si vedono ancora, seppur in maniera molto meno netta. Sarà interessante, in ottica futura, vedere se Muchova confermerà questi livelli e comincerà a fare step in avanti che sembrano al momento una sorta di logica conseguenza, per arrivare in posizioni ben più consone al proprio valore: in questo scenario vorrà dire che avrà acquistato ancor più efficacia e a quel punto anche una Kerber di buon livello sarà costretta a faticare per venire a capo. La tedesca, ai quarti di finale, avrà Kirsten Flipkens.
Dopo i 5 game lasciati all’esordio a Miyu Kato, Azarenka si ripete contro Zarina Diyas. Poco da dire nel 6-3 6-2 finale, con una buona prestazione della bielorussa che però, come già successo ad Acapulco un mese fa ha bisogno di prestazioni incoraggianti contro bel altre avversarie. Un esempio potrebbe arrivare dal quarto di finale contro Anastasia Pavlyuchenkova, che ieri ha superato 6-0 6-0 Ivana Jorovic.
Infine, Muguruza ha messo in campo la solita grande fatica di questo periodo per battere stavolta Margarita Gasparyan, numero 75 del mondo. Campionessa in carica in Messico, dopo un esordio buono se non altro dal punto di vista della tenacia la spagnola ha impiegato due ore e quaranta minuti per superare la russa, battuta 6-3 6-7(1) 6-2 dove hanno pesato, per entrambe alla fine, le grandi fatiche di un secondo set estremamente lungo e dispendioso: un’ora e un quarto, circa, dove Gasparyan è riuscita a riprendersi dalla chance mancata di chiudere il parziale col servizio a disposizione sul 5-3. Tutto inutile nell’economia finale, perché Muguruza è riuscita a vincere il braccio di ferro creatosi nella prima parte del set decisivo per poi involarsi verso il traguardo. Per lei, al prossimo turno, Kristina Mladenovic.
Risultati
[1] A. Kerber b. K. Muchova 6-3 6-4
[5] V. Azarenka b. Z. Diyas 6-3 6-2
[7] K. Mladenovic b. [LL] G. Arn 6-0 6-2
[2] G. Muguruza b. M. Gasparyan 6-3 6-7(1) 6-2
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