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WTA Charleston: abdica Bertens, sconfitta contro Sakkari. La greca ai quarti contro Wozniacki

Finisce la corsa di Kiki Bertens a Charleston, dove difendeva il titolo vinto nel 2018. L’olandese, che proprio dal Sud Carolina era partita dodici mesi fa per l’incredibile scalata che la portò a vincere in totale 4 titoli e a issarsi fino al numero 6 del mondo, ha vissuto una giornata a due volti tra l’ottimo inizio e il deragliamento cominciato dalla metà del primo set in favore di Maria Sakkari, ottima invece nella gestione dei diversi momenti che hanno fatto la differenza.

7-6(8) 6-3 il punteggio che ha regalato alla greca la prima vittoria stagionale contro una top-10, giunta rimontando due break di svantaggio nel primo set, rientrando da 1-5 nel tie-break e annullando in tutto 4 set point. Come conclusione, il break ottenuto in apertura di secondo set che segnava il quarto momento negativo vissuto da una Bertens divenuta molto tesa fin da quando, sul 5-3, ha servito per chiudere il primo set e ha sorprendentemente perso la battuta a 0. C’era tensione, fattore che poi ha inciso nel tie-break dove non ha mai giocato con la tranquillità che serviva malgrado lei sulla terra sia una delle migliori interpreti, attualmente, del circuito femminile.

Negli scambi Sakkari metteva molta più precisione e intensità, mentre lei finiva per essere sempre un po’ più in ritardo, un po’ più fallosa. Emblematico lo scambio giocato sul 9-8 per la greca, al primo set point da difendere, dove ha messo abbondantemente fuori uno schiaffo al volo giocato col braccio un po’ troppo teso. La stessa Bertens, nella conferenza stampa, faceva riferimento a una giornata dove non ha mai sentito veramente di poter esprimere il meglio del proprio potenziale.

Vittoria molto sofferta per Sloane Stephens, che nel match serale si è imposta 4-6 6-4 6-4 contro Ajla Tomljanovic. L’australiana, pur non essendo in grandi condizioni fisiche, ha mancato una grande chance per la seconda vittoria contro una top-10 in due tornei, dopo quella contro Sabalenka a Miami (Aryna che oggi è uscita sconfitta contro Monica Puig, 6-2 7-5, evidenziando le problematiche già descritte ieri per l’adattamento alla terra battuta, processo lungo e non facile) mancando un vantaggio di un set e doppio break e poi di 4-3 e chance del 5-3 nel terzo, col servizio a disposizione. Molto sfortunata in quell’ultima occasione, perché il suo passante di rovescio sarebbe stato vincente non fosse stato per il nastro che ha rimesso nello scambio Stephens permettendole di chiudere agevolmente col dritto e ribaltare, di nuovo, l’inerzia di una sfida da montagne russe dove la campionessa dello US Open 2017 ha prevalso pur con grande fatica.

Continua senza troppi problemi il cammino di Belinda Bencic, che si sta dimostrando in ottima condizione ma sta anche trovando di fronte a se avversarie ben lontane dal poterla impensierire veramente. Questa però è la vera differenza, in positivo, per lei che in questo periodo sa di avere la partita in mano contro tante colleghe e soprattutto qui a Charleston lo sta evidenziando in maniera notevole. Destanee Aiava al primo turno è stata superata 6-3 6-0; con lo stesso punteggio ma a parziali invertiti si è imposta al secondo contro Allie Kiick e oggi un netto 6-2 7-5 contro Taylor Townsend che ha potuto mettere in campo “solo” qualche soluzione un po’ a effetto anche causata dalla chela mancina. Per mettere davvero in difficoltà questa Bencic serve molto di più: così, dopo aver dominato il primo set, la svizzera aveva un break di vantaggio anche nel secondo e malgrado la distrazione che le è costata il riaggancio e il 5-4 per l’americana, ha saputo trovare subito la giusta concentrazione per mettere un nuovo parziale di 3 game e volare ai quarti di finale.

Partirà favorita contro Petra Martic, che si è imposta 2-6 6-3 6-2 contro Jessica Pegula, in un tabellone che finora non l’ha ancora vista affrontare una giocatrice dento le prime 80 del mondo. La croata al momento è numero 53 WTA e ancora abbastanza lontana dalla bella condizione del 2018 che l’aveva portata attorno alle prime 30. In un’eventuale semifinale, una tra Maria Sakkari e la vincente della sfida tra Caroline Wozniacki e Mihaela Buzarnescu. Ci sono ottime chance, per lei, di essere di nuovo in una finale del circuito maggiore e chissà che non possa davvero essere lei la prima a vincere due titoli nel circuito femminile finora dominato dall’equilibrio: 14 tornei disputati, 14 vincitrici diverse (che diventeranno 15 a Monterrey, dove è già certo il nome nuovo).

Risultati

[1] S. Stephens b. [14] A. Tomljanovic 4-6 6-4 6-4
[8] M. Keys b. [10] A. Ostapenko 7-5 6-2
M. Puig b. [3] A. Sabalenka 6-2 7-5
[11] D. Collins b. K. Kanepi 7-6(1) 6-1
[9] B. Bencic b. T. Townsend 6-2 7-5
[12] P. Martic b. J. Pegula 2-6 6-3 6-2
[5] C. Wozniacki b. [11] M. Buzarnescu 6-4 3-6 6-3
M. Sakkari b. [2] K. Bertens 7-6(8) 6-3

Diego Barbiani

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