Continua la cavalcata di Fabio Fognini nel ATP Masters 1000 di Montecarlo. Sui campi del Principato, il taggiasco sembra aver finalmente ritrovato il suo tennis: questa volta a farne le spese è stato Borna Coric, rimontato dall’1-6 0-2 e quindi superato con lo score di 1-6 6-3 6-2.
Un primo set non giocato a cui è seguita, salvo qualche piccola defaillance quando è stato il momento di chiudere, un’ora di dominio, con Fognini bravo a capovolgere l’inerzia del match grazie ad un piano di gioco più vario ed aggressivo. Coric ne ha fatto le spese fin da subito e mai è sembrato realmente in grado di poter difendersi dalle accelerazioni del tennista azzurro, supportato anche oggi dalla folta rappresentanza italica presente sugli spalti. Anche da fondo, Fogna è riuscito a sollecitare sempre più il diritto dell’avversario, tra i fondamentali a disposizione del croato di certo il più vulnerabile, provocando errori o traiettorie accomodanti su cui l’ex numero 13 del mondo è riuscito agevolmente a far male.
Fognini, che a prescindere dal risultato di domani tornerà numero uno d’Italia scavalcando Cecchinato, si regala così la semifinale nel torneo e la sfida contro Rafa Nadal, in programma domani non prima delle 15.30: un ostacolo apparentemente insormontabile che però, già in passato, ha dimostrato di soffrire l’imprevedibilità di Fabio.
D. Lajovic b. [Q] L. Sonego 6-4 7-5
La raggiante settimana monegasca di Lorenzo Sonego finisce ai quarti di finale sconfitto con onore da Dusan Lajovic che, senza perdere un set, raggiunge la prima semifinale in un torneo di questo livello. Solo applausi per il torinese che da lunedì raggiungerà il best ranking avvicinandosi ai primi sessanta del mondo con ottime prospettive di un ulteriore miglioramento visto il gioco e specialmente l’atteggiamento dimostrato in campo in ogni partita.
Sonego parte al servizio e, forse disturbato dal vento, mette in campo solo una prima in otto punti punti giocati ed è subito costretto a difendersi ai vantaggi soffrendo parecchio il dritto del serbo sul lato sinistro. Nessun problema invece per il serbo che invece piazza gran prime senza lasciare alcuna chance. Al suo secondo turno di battuta Lorenzo riesce a servire più prime palle e la differenza si nota subito. Potendo incidere con il dritto prende in mano il gioco e conclude le operazioni con smorzate di dritto mascherate in modo eccellente e volée giocate con buona mano.
Nel sesto game è Lajovic ad avere qualche problema con la prima di servizio e Sonego prova ad approfittarne e, alzando una gran difesa, ribatte i colpi pesanti di Lajovic fino a farlo sbagliare e a procurarsi una palla break. Il torinese mostra coraggio e osa con una risposta vincente ma il dritto esce di poco e poi il serbo si salva. Il settimo game detta la sua legge e condanna Sonego che cede il servizio. Messo all’angolo da Lajovic che lo martella sul rovescio ne sbaglia subito due e, tradito da una smorzata un po’ troppo lunga, deve far fronte a due palle break.
Dopo aver cancellato la prima con un gran servizio e averci provato anche sulla seconda, purtroppo vana per un fallo di piede chiamato dal giudice di linea, Lorenzo serve una seconda poco incisiva e Lajovic sferra un dritto pesantissimo che vale l’allungo. È questo il colpo che permette al serbo di fare la differenza insistendo con sempre più spinta sul rovescio del rivale e con tre gran prime chiude al primo set point. Lajovic tiene alto il livello anche in apertura del secondo parziale e tirando sassate con il dritto si prende subito il break in apertura confermandolo con autorità.
Lorenzo non si lascia andare, lotta con determinazione su ogni palla togliendo certezze al gioco del suo avversario che inizia a regalare qualcosa e nel quarto game riesce a procurarsi l’occasione del contro break. Lajovic però non si distrae e mette servizi che gli rendono tutto facile anche se non sembra più così sicuro dei suoi fondamentali. Tanto è vero che nel sesto game commette altri errori in manovra e Lorenzo sfrutta l’occasione per strappargli il servizio.
Con gran generosità continua a coprire tutto il campo togliendo il fiato al suo avversario che nel decimo game è costretto a chiamare a raccolta tutta la sua attenzione per cancellare un altra palla break che vale anche il set. Lo scampato pericolo riporta chiarezza nella mente del serbo che ricomincia ad affondare con il dritto impossessandosi del servizio di Sonego subito dopo e chiudendo poi il match con gran concentrazione.
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