Sono passati due anni e mezzo da quando Naomi Osaka aveva subito l’ultima rimonta nel circuito WTA, perdendo una partita da un set avanti. Eravamo allora a Tianjin, anno 2016, e nei quarti di finale la giapponese perdeva una partita molto tirata contro Svetlana Kuznetsova, mancando due match point sul 6-5 15-40 nel terzo set. Da allora solo vittorie, fino quando Su Wei Hsieh non le ha sbarrato la strada a modo suo, a forza di estrarre i cosiddetti conigli dal cilindro.
Auckland 2017, prima settimana della stagione, Miami 2019, fine del primo trimestre. Son cambiate tante cose da allora, son cambiate tante cose nella vita di Naomi che ora guarda tutti dall’alto e potrebbe rimanerci anche malgrado questa uscita prematura in Florida se Petra Kvitova o Simona Halep non arriveranno in finale, e stringe a se due titoli Slam che pesano tantissimo sulle spalle di quella che ancora rimane una ragazzina di neppure 22 anni (li farà il 14 ottobre).
64 partite dopo quel match a Tianjin, pur avendo avuto chance anche qui mancando la chiusura del match sul 5-4 nel secondo, Osaka si è arresa. Ci sarà amarezza da parte sua, ma è giusto riconoscere un risultato enorme e che messo in prospettiva non fa che esaltare ancor di più le 15 giocatrici che le sono davanti in questa particolare classifica.
Al comando c’è Martina Navratilova con l’incredibile quota di 171 vittorie consecutive macinate tra il torneo di Filderstadt del 1982 e l’Australian Open del 1984. Sul podio Monica Seles (133, dal torneo di Manhattan Beach del 1991 a quello di Tokyo del 1996) e Steffi Grad (123, dal torneo di Amburgo del 1989 allo US Open del 1991). La prima tennista in attività è Vera Zvonareva, che tra il torneo di Miami del 2006 e le WTA Finals del 2009 arrivò a 99 successi consecutivi, 10 in più degli 89 di Venus Williams maturati tra Wimbledon del 1999 e Stanford del 2001. Praticamente appaiate in undicesima e dodicesima posizione Maria Sharapova e Victoria Azarenka, con la bielorussa avanti 72 a 71 e che fu proprio lei a interrompere la striscia della russa nata allo US Open del 2010 e terminata proprio a New York, nel 2012.
Osaka si è fermata 4 vittorie davanti a Serena Williams e Wendy Turnbull, subito dietro invece a Gabriela Sabatini e Lindsay Davenport, entrambe a quota 65, mentre Mary Pierce rimane in tredicesima posizione con 67 successi.
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