[7] D. Thiem b. [13] M. Raonic 7-6(3) 6-7(3) 6-4
Altra semifinale, altro colpo di scena. Dopo il ritiro di Nadal, che a seguire avrebbe dovuto sfidare Roger Federer, nella prima semifinale Dominic Thiem ha finalmente battuto Milos Raonic. L’austriaco nelle precedenti sfide datate 2016 contro il canadese, giocate sempre sul duro, non era mai riuscito a portare a casa neanche un parziale, stavolta invece è riuscito a non cedere mai nemmeno il proprio servizio.
Raonic, autore comunque di un buon torneo, si è scoperto poco incisivo trascinato su un terreno che non lo ha favorito. Una volta che Thiem imbeccava la risposta costringeva l’avversario a palleggiare da oltre la linea di fondocampo, senza così farsi aggredire impedendo a Raonic di scendere a rete. Indicativo il dato statistico che recita più vincenti e più errori per il canadese, segno che col suo gioco Thiem ha lasciato sempre il pallino all’avversario nel bene o nel male, attendendo e incassando al momento giusto. Annullato il fattore aggressività di Raonic per l’austriaco non è stata comunque una passeggiata.
L’incontro specie nel primo set è stato molto in equilibrio, decidendosi solo al tie-break senza che nessuno dei due, per arrivarci, concedesse palle break. Bravo Thiem in quella circostanza a scappare via nel punteggio e cambiare campo sul punteggio di 5-1.
Il secondo si è aperto con uno spiraglio da entrambe le parti: prima uno 0-30 in favore di Raonic sul servizio di Thiem; poi l’austriaco ha avuto una palla break, che il canadese si è premurato subito di cancellare con un ace. Il servizio di Raonic ha funzionato meglio nel secondo parziale, ma Thiem comunque non è stato da meno, ricordiamo che non ha concesso palla break in tutto l’incontro. I due giungono nuovamente al tie-break, stavolta l’equilibrio dura sino al tre pari, poi, con l’aiuto del proprio servizio e di un nastro parecchio fortunato, il canadese rimette in pari il conto dei set.
Il parziale decisivo vede finalmente arrivare il primo break dell’incontro dopo oltre due ore di gioco. Ad ottenerlo è Thiem al quinto gioco, sul due pari infatti i due si intestardiscono, uno si ostina a battere e scendere, l’altro a rispondere metri dietro la linea di fondo. A vincere questa battaglia di nervi è l’austriaco che alla seconda opportunità di break nel game incassa e allunga sul 4-2 in suo favore. Si arriva al 5-4 senza particolari colpi di scena, al momento di servire per il match Thiem trema leggermente e offre la prima palla break sul proprio servizio dell’incontro. Raonic dà una grossa mano non sfruttando l’occasione di rientrare nel match, poi annulla il primo match point all’austriaco, ma sul secondo conquistato con coraggio il numero sette del seed scende e chiude l’incontro a rete.
Ci riproverà quindi Dominic Thiem a vincere il suo primo titolo 1000 in carriera. Ora della sfida fissato per le 23:30 italiane nella serata di domenica, stavolta non partirà favorito come lo era stato a Madrid lo scorso anno contro Zverev, ma forse avrà più chance che contro Nadal nel 2017 sempre nella Caja magica. L’avversario, Federer, e la superficie non lo avvantaggeranno in finale, è vero che i precedenti dicono due vittorie a testa in quattro sfide, ma le due vinte dallo svizzero sono le uniche due giocate sul duro, dove l’austriaco ha raccolto la miseria cinque giochi entrambe le volte. Senza considerare che Thiem avrà nelle gambe due ore e trenta di semifinale in più rispetto allo svizzero.
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