Nei tre tornei in programma questa settimana (a Cordoba, Sofia e Montpellier) avevamo al via una pattuglia foltissima formata da 15 tennisti di cui 9 partecipanti alle qualificazioni. 3 di loro le hanno superate: Stefano Travaglia a Sofia e Alessandro Giannessi a Cordoba, oltre a Paolo Lorenzi, ripescato come lucky loser nel neo torneo sudamericano che ha sostituito quello di Quito.
Dall’Argentina nutrivamo probabilmente le maggiori speranze grazie alla presenza di Fabio Fognini e Marco Cecchianato, primi favoriti del seeding in un tabellone alla loro portata. Entrambi hanno deluso, uscendo al debutto. Il tennista ligure ha raccolto soltanto 5 game contro lo sloveno Aljaz Bedene, battuto nelle 8 precedenti sfide, mentre Cecchinato non è riuscito ad avere la meglio sul giovane spagnolo Jaume Munar. Sonego e Lorenzi sono usciti per mano dei due argentini poi approdati alla finale (Juan Ignacio Londero e Guido Pella), un plauso merita Giannessi che dopo una battaglia durissima nelle qualificazioni contro Lorenzi 3 ore e 14 minuti a cui è seguita una da 3 ore e 11 minuti all’esordio nel tabellone principale contro Seyboth Wild, vincitore degli US Open junior contro Lorenzo Musetti, ha finito la benzina nell’incontro successivo perdendo contro Diego Schwartzman contro cui era avanti 6-7 3-2 prima di perdere i successivi 10 game.
La settimana azzurra ha però visto un ottimo Matteo Berrettini che a Sofia si è preso la soddisfazione di raccogliere contro pronostico e in rimonta gli scalpi del coetaneo Karen Khachanov (numero 11 del mondo) e del veterano spagnolo Fernando Verdasco che, a 35 anni, occupa una posizione in classifica (numero 26) che gli mancava da 5 anni. La stanchezza di questi due impegni ha un po’ penalizzato il tennista romano che in semifinale ha ceduto alla distanza all’ungherese Marton Fucsovics.
Per Berrettini un risultato importante che gli consente di fare l’ingresso per la prima volta nei top-50, al numero 47. Per la prima volta dal 31 dicembre 1977 il tennis maschile azzurro si ritrova ad avere quattro tennisti tra i top 50.
Attualmente soltanto Stati Uniti e Francia hanno una presenza più ampia tra i top-50, 5 e di 7 tennisti, ma nessuna delle due nazioni può vantare 2 tennisti tra i top-20. Gli Usa hanno solo John Isner (al numero 9) mentre il primo tennista transalpino è Lucas Pouille che occupa la ventiduesima posizione.
Il torneo di Sofia ha visto la quarta vittoria in carriera del russo Daniil Medvedev che consolida la sedicesima posizione in classifica, subito dietro a Fabio Fognini, quindicesimo con un vantaggio che si è ridotto a soli 65 punti.
Il nuovo torneo di Cordoba ha portato fortuna ai tennisti di casa che hanno occupato 5 dei posti nei quarti, 3 di quelli in semifinale, monopolizzando la finale tra Guido Pella e la wild card Londero, vinta da quest’ultimo. Curiosamente, Londero finora non aveva mai vinto un match nel circuito maggiore a fronte di tre sconfitte. Ci sono solo tre precedenti: il primo con Juan Ignacio Chela nel 2000, al torneo di Città del Messico; lo spagnolo Santiago Ventura nel 2004 a Casablanca (unica vittoria nel circuito maggiore), senza aver mai giocato una partita nel circuito maggiore; infine il belga Steve Darcis nel 2007, a 23 anni, si impose ad Amersfoort in Olanda dopo aver perso i due soli match disputati fino ad allora.
Anche i francesi confermano una particolare propensione alla vittoria quando giocano tra le mura amiche. A Montpellier è tornato alla vittoria dopo quasi 2 anni Jo-Wilfierd Tsonga che ha piegato in finale la resistenza del connazionale Pierre Hugues Herbert che a sua volta guadagna il nuovo best ranking al trentaseiesimo posto. Nelle 9 edizioni del torneo francese per ben 7 volte si è imposto un tennista transalpino:
Altri numeri della settimana:
2 – le uscite nel circuito maggiore del brasiliano Seyboth Wild (classe 2000). Dopo la sconfitta subita a San Paolo lo scorso anno per mano dell’argentino Carlos Berlocq, ha perso contro Alessandro Giannessi a Cordoba (6-7 7-5 7-6 per l’italiano)
4 – i tornei conquistati fin qui in carriera dal russo Medvedev in 6 finali disputate. Trattasi dello stesso numero di vittorie conquistate dal connazionale nonché coetaneo Khachanov che ha però vinto tutte le finali che ha giocato.
4 – le sconfitte in finale di Pella che deve rimandare ancora l’appuntamento con la prima vittoria .
17 – I tornei vinti in carriera da Tsonga. Di questi ben 9 sono stati conquistati tra le mura di casa:
69 – il best ranking di Londero che questa settimana ha guadagnato 43 posizioni.
C'è anche Flavio Cobolli al Fan Village delle Nitto ATP Finals di Torino. Ventiduenne romano…
Finisce malissimo l'avventura alle WTA Finals di doppio per sara Errani e Jasmine Paolini, che…
Finale rocambolesco per il girone verde, che aveva visto ieri pomeriggio il forfait di Jessica…
Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi…
Elena Rybakina è riuscita nell'unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista…
Non riesce Jasmine Paolini a superare il gruppo viola alle WTA Finals, travolta contro Zheng…