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Fed Cup: delirio rumeno a Ostrava, la Repubblica Ceca crolla in casa dopo 10 anni

WORLD GROUP 1

REPUBBLICA CECA – ROMANIA 2-3 (Ostrava, cemento indoor)

[ROU] Simona Halep b. [CZE] Karolina Pliskova 6-4 5-7 6-4
[CZE] Katerina Siniakova b. [ROU] Mihaela Buzarnescu 6-4 6-2
[ROU] Irina Camelia Begu/Monica Niculescu b. [CZE] Barbora Krejcikova/Katerina Siniakova 6-7(2) 6-4 6-4

Storico, incredibile, rocambolesco. Si parla di un’impresa vera, di quelle con la I maiuscola, perché la Romania ha fatto quello che nessuna nazionale era riuscita dall’aprile 2009: battere la super potenza della Repubblica Ceca a casa sua, sul veloce indoor. E farlo dopo aver vinto un doppio decisivo durato quasi 3 ore rende il tutto ancor più speciale.

Le ultime a vincere in casa di una nazionale che ha fatto la storia vincendo 6 titoli in 9 anni furono le statunitensi guidate da Mary Joe Fernandez in panchina e da 4 giocatrici di cui oggi almeno 2 figurano ritirate: Bethanie Mattek Sands, Alexa Glatch, Melanie Oudin, Liezel Huber. Altri tempi, parlando in generale Rafael Nadal non aveva ancora perso a Parigi.

A realizzare qualcosa di grande ci ha pensato Simona Halep, prima, e il doppio tutta grinta ed energia composto da Monica Niculescu e Irina Camelia Begu. La prima giocando, oggi, una partita di grande qualità contro Karolina Pliskova vincendo 6-4 5-7 6-4 in quasi due ore e mezza di gioco dove spesso ha tirato fuori dei veri conigli dal cilindro, soprattutto di rovescio, e dove alla fine ha fatto tanta differenza la grande intensità e la sua capacità di far correre la ceca, rendendola alle volte meno lucida, alle volte più fallosa. Si esaltava, la rumena, con delle risposte profondissime e coi suoi traccianti in incrociato.

Dopo quello, sul 2-1, Mihaela Buzarnescu non ha potuto nulla contro Katerina Siniakova, la stessa Siniakova che però alla lunga è diventata l’anello debole nel doppio decisivo. Una sfida durissima, combattuta punto a punto dal primo all’ultimo game, snodatasi lungo 3 ore andate in calando dal punto di vista della qualità mentre saliva la tensione e il peso specifico dei punti aumentava sempre più. Malgrado Siniakova e Krejcikova abbiano vinto il primo set, Niculescu e Begu erano pienamente in partita. È stata una sbavatura, a inizio tie-break, a segnare un’ora e dieci di gioco, ma i cali della coppia ceca hanno segnato la risalita delle rumene fin dall’inizio della seconda frazione.

Solidissime, spinte da una Niculescu con una marcia in più come rapidità, tempi di inserimento a rete, dinamismo, le rumene hanno pareggiato i conti prima di prendere un primo vantaggio a inizio del parziale decisivo, lì dove Siniakova ha mollato, forse anche per stanchezza, e ha cominciato a diventare molto fallosa. Krejcikova non ha avuto la forza per tirarla su, e malgrado sia stata lei a prendere il controbreak sul 3-4, una Siniakova molto scarica non ha potuto che perdere la battuta nel nono gioco e regalare a Begu la chance di chiudere l’incontro e consegnare questa sfida alla storia del tennis rumeno che pr la prima volta con questo formato è in semifinale in Fed Cup, lì dove affronterà la Francia.

BELGIO – FRANCIA 1-3 (Liegi, cemento indoor)

[FRA] Caroline Garcia b. [BEL] Elise Mertens 6-2 6-3
[BEL] Alison Van Uytvanck vs [FRA] Alizé Cornet non giocato
[BEL] Kirsten Flipkens/Ysaline Bonaventure b. [FRA] Fiona Ferro/Pauline Parmentier 6-3 3-6 10-6

Si conclude già alla terza partita la sfida tra Francia e Belgio con le transalpine che, trascinate dalla rientrante Caroline Garcia, trovano il punto decisivo e sono di nuovo in semifinale, la quarta negli ultimi 5 anni.

Tutto molto semplice per la numero 1 di Julien Benneteau contro Elise Mertens, forse la sorpresa negativa dell’intero weekend. Le padrone di casa hanno quantomeno tolto lo 0 dalla casella delle vittorie con il doppio in cui Kirsten Flipkens e Ysaline Bonaventure si sono imposte in 3 set contro Fiona Ferro e Pauline Parmentier. In panchina Kristina Mladenovic.

USA – AUSTRALIA 2-3 (Asheville, cemento indoor)

[AUS] Ashleigh Barty b. [USA] Madison Keys 6-4 6-1
[USA] Danielle Collins b. [AUS] Daria Gavrilova 6-1 3-6 6-2
[AUS] Ashleigh Barty/Priscilla Hon b. [USA] Danielle Collins/Nicole Melichar 6-4 7-5

Capolavoro Australia, capolavoro Ashleigh Barty. La nazionale dei canguri è andata a vincere negli Stati Uniti con un 3-2 maturato grazie alla sua punta di diamante. che si è aggiudicata tutti i punti della sua squadra battendo prima Sofya Kenin e poi, soprattutto, Madison Keys per completare l’opera nel doppio assieme alla debuttante assoluta Priscilla Hon.

Importantissimo il 6-4 6-1 contro Keys, perché era diventato a maggior ragione lo snodo cruciale per arrivare al doppio decisivo. Una brutta prestazione della statunitense ha creato i presupposti per una sconfitta che è un 6-1 6-1 mascherato da un’iniziale 3-0 e servizio di vantaggio. Barty, invece, è stata la stessa giocatrice vista in Australia, ergo serviva ben altra prestazione per starle dietro. Lo stesso, se vogliamo, che si può dire per Danielle Collins, brava lei a vincere la battaglia con Daria Gavrilova, alla sesta sconfitta su 9 partite giocate in nazionale.

A quel punto, tutto si è risolto al doppio decisivo. Malgrado l’inesperienza totale, Hon ha giocato piuttosto bene a rete e Barty, di nuovo, ha tolto le castagne dal fuoco quando serviva. Un break sul 2-2 ha deciso il primo set, sei palle break salvate sul 2-3 nel secondo hanno avvicinato le australiane a un successo materializzatosi poi nel dodicesimo game. Adesso sfideranno la Bielorussia, a casa loro.

GERMANIA – BIELORUSSIA 0-4 (Braunschweig, cemento indoor)

[BLR] Aryna Sabalenka b. [GER] Laura Siegemund 6-1 6-1
[GER] Andrea Petkovic vs [BLR] Aliaksandra Sasnovich non giocato
[BLR] Victoria Azarenka/Lidziya Marozava b. [GER] Mona Barthel/Anna Lena Groenefeld 6-1 0-6 11-9

Tutto veramente molto facile per la Bielorussia, che mostra subito i propri pezzi da 90. Dopo il 6-2 6-1 di ieri ad Andrea Petkovic, Aryna Sabalenka replica con un 6-1 6-1 a Laura Siegemund e a mezzogiorno a Braunschweig la sfida è già conclusa. C’è stato il tempo di vedere all’opera Victoria Azarenka nell’ininfluente doppio, vinto dalle ospiti 6-1 0-6 11-9 (super tie-break al terzo set) contro Mona Barthel e Anna Lena Groenefeld.

Ad aprile, le bielorusse giocheranno la semifinale contro USA o Australia mentre la Germania sarà impegnata (da testa di serie) negli spareggi per non retrocedere).

WORLD GROUP 2

SVIZZERA – ITALIA 3-1 (Biel, cemento indoor)

[SUI] Belinda Bencic b. [ITA] Camila Giorgi 6-2 6-4
[SUI] Viktorija Golubic vs [ITA] Sara Errani non giocata
[ITA] Sara Errani/Martina Trevisan b. [SUI] Timea Bacsinszky/Stefanie Voegele 7-6(5) 3-6 10-5

Il report qui.

LETTONIA – SLOVACCHIA 4-0 (Riga, cemento indoor)

[LAT] Anastasija Sevastova b. [SVK] Rebecca Sramkova 6-3 6-2
[LAT] Alona Ostapenko vs [SVK] Anna Karolina Schmiedlova non giocata
[LAT] Diana Marcinkevica/Alona Ostapenko b. [SVK] Tereza Mihalikova/Anna Karolina Schmiedlova 6-2 6-3

Si chiude in festa il primo weekend di Fed Cup a Riga. La Lettonia completa l’opera con un sonoro 4-0 alla Slovacchia approdando per la prima volta nella storia agli spareggi per il World Group 1. È Anastasija Sevastova, con un netto 6-3 6-2, a concludere la serie e regalare al pubblico di casa una grande festa in cui si è poi aggiunta anche Alona Ostapenko, che in coppia con Diana Marcinkevica ha superato 6-2 6-3 le slovacche Tereza Mihalikova e Anna Karolina Schmiedlova.

OLANDA – CANADA 0-4 (‘s-Hertogenbosch, terra indoor)

[CAN] Bianca Andreescu b. [NED] Arantxa Rus 6-4 6-2
[NED] Richel Hogenkamp vs [CAN] Francoise Abanda non giocata
[CAN] Bianca Andreescu/Gabriela Dabrowski b. [NED] Bibianne Schoofs/Demi Schuurs 3-6 7-5 12-10

Tutto molto facile anche per il Canada, che dopo la trionfale prima giornata chiude la pratica contro l’Olanda grazie a Bianca Andreescu, che supera Arantxa Ros 6-4 6-2. Il 4-0 è completato dal doppio dove ancora una volta la giocatrice di origine rumena è stata protagonista assieme all’esperta Gabriela Dabrowski battendo Bibianne Schoofs e Demi Schuurs 3-6 7-5 12-10

GIAPPONE – SPAGNA 3-2 (Kita-kyushu, cemento indoor)

[JPN] Kurumi Nara b. [SPA] Silvia Soler Espinosa 7-6(3) 6-4
[SPA] Georgina Garcia Perez b. [JPN] Nao Hibino 6-3 1-6 6-1
[SPA] Georgina Garcia Perez/Maria Jose Martinez Sanchez b. [JPN] Miyu Kato/Makoto Ninomiya 6-1 6-3

La Spagna riesce nel colpaccio in trasferta e riporta immediatamente il Giappone al rischio di retrocessione nei gironi zonali dopo la promozione dell’aprile scorso. La nazionale iberica è stata guidata da Georgina Garcia Perez, tennista classe 1992 ma ancora tennisticamente molto giovane visti i tanti problemi avuti a inizio carriera (anche economici) e che ha saputo sfruttare al massimo la condizione indoor, lei che è alta circa un metro e 90 e ha nel servizio la sua arma migliore.

Con lei in campo sono arrivati tutti i 3 punti della squadra guidata da Anabel Medina Garrigues. Preziosissimo, come già si era detto ieri, il primo, colto contro Misaki Doi cancellando un match point sul 5-6 nel terzo set. 16 gli ace messi a segno ieri, soltanto 4 oggi nel 6-3 1-6 6-1 ai danni di Nao Hibino che hanno riequilibrato la situazione dopo che le nipponiche si erano portate sul 2-1 grazie al successo di Kurumi Nara contro Silvia Soler Espinosa.

Sul punteggio di 2-2 Medina Garrigues ha scelto di affidarsi ancora alla sua giocatrice migliore del fine settimana, accoppiandola all’esperta Maria Jose Martinez Sanchez che noi potremmo ricordare per il successo (in singolare) a Roma nel 2010. Assieme, il duo spagnolo ha travolto Miyu Kato e Makoto Ninomiya regalando il pass per gli spareggi di aprile. Per loro, però, si tratterà di una sfida in ottica World Group 1.

Diego Barbiani

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Diego Barbiani
Tags: Fed Cup 2019

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