Male, molto male, malissimo. Il punto, come troppo spesso si è dovuto raccontare, non è tanto perdere contro Bedene, numero 65 del mondo che aveva vinto bene contro Marterer, ma farlo sostanzialmente regalando un set e poi il game decisivo è qualcosa che francamente non vorremmo vedere. Naturalmente Fognini ha le sue scuse – tornava in campo sulla terra rossa dopo sei mesi, era stato fermo tre settimane ecc – ma insomma racimolare appena cinque game con un giocatore che aveva battuto otto volte su otto significa non esserci proprio con la testa. Il primo set è stato a tratti imbarazzante, perché se Fognini giocava male non è che Bedene brillasse e il 6-1 conclusivo sembrava troppo brutto perché si potesse continuare così. Ed effettivamente l’inizio del secondo set sembrava preludere ad una delle tante rimonte a cui Fognini ci ha abituati, con il ligure che andava subito avanti di un break e lo manteneva senza troppi problemi fino al 3-2. Cosa sia successo a quel punto lo sa solo un buon analista, perché Fognini ha perso a zero il proprio turno di battuta, ha incassato un clamoroso regalo di Bedene che sul 40-30 ha cominciato a tirare tutti i dritti sulla rete e poi ha giocato un colpo sì e due no, cosa che lo ha portato al 30-15 dell’ultimo game. Qui Fognini si è persino superato, sparacchiando lunghissimo un dritto dopo una risposta “a palomba” di Bedene, facendo doppio fallo e infine tirando largo di un paio di metri il dritto a uscire dopo il servizio sul match point. Partita davvero difficile da raccontare e forse anche inutile, per chi ha qualche familiarità con il tennista di Taggia.
Prima anche Cecchinato, testa di serie numero 2, aveva lasciato il torneo contro il giovane Munar, ma almeno il palermitano aveva portato l’avversario al terzo set, prima di crollare nettamente alla distanza. Un solo break aveva deciso sia il primo, a favore di Munar, che il secondo set, a favore di Cecchinato ma purtroppo raggiunto l’uno pari nel terzo Cecchinato ha subito cinque game di fila. Davvero una giornata sfortunata per il tenni italiano, meno male che da Sofia arrivano buone notizie.
La giornata disastrosa è stata chiusa dalla prevedibile sconfita di Alessandro Giannessi che però ha costretto Diego Schwartzman al terzo set. Lo spezzino, che arrivava da due vere e proprie maratone di 200 minuti ciascuna ha lottato, e bene, solo nel primo set, vinto più che meritatamente al tiebreak. Purtroppo è poi proprio finita la benzina, perché Giannessi è andato avanti 3-2 e servizio nel secondo e poi non ha conquistato più un game. Ma non è certo con lui che bisogna prendersela.
Secondo turno
A. Bedene b. [1] F. Fognini 6-1 6-4
P. Cuevas b. [6] M. Jaziri 7-6(5) 6-2
[3] D. Schwartzman b. A. Giannessi 6-7(5) 6-3 6-0
[8] G. Pella b. A. Ramos 6-4 7-6(4)
F. Delbonis b. R. Carballes Baena 6-7(3) 6-2 6-2
J. Munar b. [2] M. Cecchinato 6-3 3-6 6-1
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