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WTA Brisbane: ottovolante Pliskova, è semifinale contro una grande Vekic

Dal nostro inviato a Brisbane

Due partite abbastanza particolari hanno segnato la giornata di quarti di finale del tabellone femminile di Brisbane. Il 6-2 6-0 di Donna Vekic ad Aliaksandra Sasnovich è stato seguito, infatti, dal 6-1 1-6 6-1 di Karolina Pliskova ad Ajla Tomljanovic, nel match che ha aperto la sessione serale.

La croata, parlando con la stampa, ha commentato entusiasta definendo la propria prestazione la più bella della carriera. Impossibile darle torto: Vekic sapeva quanto potesse essere pericolosa la bielorussa (“l’ho vista contro Svitolina, e con lei avevo sempre perso prima di oggi, è bravissima”) e ha tirato fuori una prestazione di grandissimo valore. Partendo dal posizionamento in campo, sempre in proiezione offensiva per colpire e aumentare la pressione, fino al servizio: prime a 180-190 chilometri orari e, soprattutto, grande qualità con la seconda palla dove ha perso pochissimi punti pur cercando potenza e profondità.

Sasnovich è scivolata immediatamente sotto 0-4 nel primo parziale, ha trovato un po’ di continuità negli ultimi game con qualche bel vincente, ma il gioco era troppo frammentario perché rappresentasse una minaccia alla croata. Vekic, a 22 anni, entrerà per la prima volta in top-30 e con tanti margini ancora di crescita per una carriera che ha convissuto per anni con le aspettative e la pressione degli addetti ai lavori. A tal proposito, ha detto in conferenza stampa: “Son felice di aver finalmente passato quella fase. Ora sono molto più tranquilla, spero anche di avere un percorso più stabile e tranquillo”.

Intanto, una bella semifinale da giocare contro Pliskova. L’ultima volta fu nel torneo di Tokyo lo scorso settembre, con un terzo set molto equilibrato che vide prevalere, di nulla, la ceca. Karolina, che malgrado l’andamento così particolare della sua partita ha messo a segno 14 ace, in conferenza stampa aveva l’aria di essere più sollevata che felice: “Non riesco ancora a spiegarmi bene questa partita. Non avevo buone sensazioni mentre ero in campo, forse perché sentivo differenza tra quando giocavo di giorno e di sera. Sono contenta di essere ripartita bene nel terzo, lei nel secondo ha cambiato qualcosa, era più veloce in campo e aveva cominciato a colpire bene. Lei in queste situazioni può diventare molto pericolosa”.

Infine, il commento sull’aneddoto rivelato da Vekic, che raccontava come le due avevano fatto un allenamento il giorno prima del torneo e lei l’aveva semplicemente distrutta: “Lo so, ho giocato da Dio quel giorno. Poi però lei ha distrutto Sasnovich, quindi le ho detto che dobbiamo ripetere l’allenamento la prossima volta. No adesso comunque lei è una giocatrice molto pericolosa, sta giocando molto bene ormai da 6 mesi ed è cresciuta tanto, non solo come ranking. Sarà difficile ma sono pronta”.

Diego Barbiani

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