Bianca Andreescu ha compiuto la seconda impresa nell’arco di 24 ore.
La canadese, dopo Caroline Wozniacki, si è ripetuta contro Venus Williams centrando la semifinale ad Auckland, torneo dove è partita dalle qualificazioni.
Il 6-4 6-4 di ieri è divenuto un 6-7(1) 6-1 6-3 che ha avuto all’interno tante diverse situazioni. Andreescu ha continuato sulla falsa riga di ieri, con un tennis alle volte vario, alle volte lavorato, alle volte potente, ma sempre con tanta lucidità. Anche quando si è trovata avanti 5-0 nel terzo set, avendo vinto gli ultimi 11 game consecutivi ed essersi trovata a un passo dall’incredibile chiusura con un doppio 6-0 “morale” (di quelli che non si vedono, ma si sentono) di fronte a una delle più grandi di quest epoca, non è stata lei a tremare ma l’enorme pressione della sua avversaria a mandarla in affanno.
Fin lì, nell’ora precedente, c’era stata soltanto la canadese in campo, dominante nello scambio, sempre con l’idea migliore con cui concludere il punto, sempre con un body language estremamente positivo malgrado un primo set perso con qualche rimpianto di troppo. Venus non era affatto male, ma per due volte ha avuto un break di vantaggio e l’aveva sempre buttato al vento (abbastanza fastidioso in quella fase) con troppi dritti sbagliati. Eppure questa ragazza ha dimostrato di saper trattare la palla con cura e precisione, e mentalmente non ha patito il colpo dei 7 punti consecutivi subiti nel tie-break ma ha anzi alzato se possibile il proprio livello non sbagliando più nulla fino a mettere assieme 6 game consecutivi, che diventeranno 9 per il 6-1 3-0 tra secondo e terzo, che diventeranno 11 per il 6-1 5-0 che ha scosso Venus nell’orgoglio e ha dato libero sfogo al braccio per risalire fino al 5-3, con due turni di risposta vinti e una crescente, a quel punto, paura da parte della giovanissima canadese che si vedeva così vicina e allo stesso tempo così lontana dalla vittoria.
C’è voluto alla fine un game dove è riuscita a difendersi più che bene, ricacciando indietro Venus e mandandola fuori posizione in un paio di circostanze per chiudere al primo match point disponibile e sfogare tutta l’adrenalina in corpo.
In una giornata come questa, però, le partite tirate sono state tante. In apertura Viktoria Kuzmova, classe 1998, ha battuto 6-2 3-6 6-4 Amanda Anisimova, classe 2001, che ha subito il break finale sul 4-5 facendosi rimontare da 40-0. Poi c’è stata la grandissima sfida tra Julia Goerges ed Eugenie Bouchard, con la tedesca capace di chiudere 3-6 6-3 7-6(6) rimontando dal 3-0 di ritardo nel set decisivo e annullando un match point sul 5-4 Bouchard, chiudendo con un punto capolavoro.
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