[1] A. Sabalenka b. A. Riske 4-6 7-6(2) 6-3
2019, ecco Aryna Sabalenka. Pesantissimo biglietto da visita della bielorussa che fa centro al primo appuntamento stagionale a Shenzhen, battendo Alison Riske in una finale durissima da un punto di vista fisico ma giocato ad alto livello da entrambe per quasi tutta la durata dell’incontro.
La numero 13 WTA, testa di serie numero 1, è certa con questo risultato di riportarsi al proprio best ranking di numero 11, ma questa volta la distanza dalla top-10 è di appena 50 punti. Sembra ormai questione di tempo per una ragazza ancora molto giovane (non dimentichiamo che è classe 1998) e che è chiamata quest anno a confermarsi come uno dei prodotti migliori della nuova generazione targata WTA.
In un giorno solo, lei e Riske hanno giocato due partite: prima la semifinale, con entrambe che hanno dominato le rispettive avversarie (per Riske c’è stato da giocare solo un set, perché Vera Zvonareva si è ritirata a inizio del secondo), poi la sfida nell’ultimo atto. Due ore e mezza di grande battaglia, con Sabalenka che alla fine, nell’intervista in campo prima della premiazione, ha detto: “Alison, comunque tu con quel rovescio lungolinea di fai arrabbiare… Devi insegnarmi come riesci a giocarlo così, è incredibile!”. Il numero di volte in cui Aryna, effettivamente, è rimasta sorpresa da quelle traiettorie è piuttosto alto. La statunitense è in grado di nascondere fino alla fine la direzione del colpo, ritardando l’impatto per lavorare più col polso, e quei lungolinea sono stati spesso efficaci nel mandare fuori posizione, o proprio nel lasciare ferma, la sua avversaria.
Per tutto il primo parziale Riske, che giocava a Shenzhen la terza finale negli ultimi 4 anni, ha dominato il campo prendendosi rischi ma trovando spesso soluzioni vincenti, mentre la bielorussa non aveva il giusto tempo sulla palla e finiva spesso a dover rincorrere, senza poter esplodere la sua potenza con la dovuta continuità. Vinto il primo set 6-4, Riske ha avuto il primo piccolo passaggio a vuoto su cui Sabalenka si è lanciata per prendere il vantaggio e salire 5-2. Quando tutto sembrava direzionato verso una veloce conclusione, la bielorussa ha mancato la chiusura sul 5-2 malgrado il vantaggio di 15-40. Sul primo c’è stato un gran passante in lungolinea dell’avversaria, mentre sul secondo ha steccato la risposta e non è riuscita a ripartire al servizio, perdendo malamente il vantaggio.
Riske continuava arrembante, mentre Sabalenka cercava di scuotersi urlando tutta la propria rabbia tra un punto e l’altro, sia che lo vincesse sia che lo perdesse. È stata brava nel tie-break quando, sul 3-1, si è inventata un gran lob che ha cacciato indietro la statunitense che non ha potuto colpir bene lo smash. Da lì ha preso definitivamente il comando del parziale e nel set decisivo è partita molto meglio cogliendo 2 break di vantaggio. Riske, bravissima, non si è arresa e con le sue armi è risalita fino al 2-3. Grazie anche al servizio Sabalenka è salita 4-2 ma ha mancato due chance di 5-2 e servizio. Dopo un cambio campo abbastanza movimentato, in cui tutto il pubblico batteva le mani al ritmo di “We will rock you” (siamo in Cina, ma il torneo è di proprietà della IMG) Riske ha messo a segno due rovesci lungolinea vincenti per arrivare alla palla break per il 4-4, salvata con un servizio vincente. Tenuta anche questa fatica, Sabalenka è tornata all’attacco e ha chiuso la prima fatica stagionale.
Lo scorso anno il terzo set fu un po’ il suo marchio di fabbrica, vincendone 22 su 33 giocati. Dopo la prima settimana del 2019 siamo già a 2 su 5 partite, ma soprattutto siamo forse vicini a poterla considerare una tra le principali favorite a Melbourne.
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