Eravamo rimasti a due giorni fa con l’eliminazione di Simona Halep per mano di Serena Williams, e dunque con la situazione ai vertici della classifica WTA che diventava molto caotica viste le tante possibili combinazioni per stabilire chi poteva diventare la numero 1 del mondo.
Adesso che sono passati i quarti di finale, lo scenario è molto più chiaro. Petra Kvitova, che ha trascorso da numero 1 del mondo virtuale le 14 ore dalla fine della sua partita di ieri sera alla fine del match di Naomi Osaka, ora sa che è costretta a vincere il titolo per raggiungere la leadership del tennis femminile. Lo stesso vale per Karolina Pliskova.
La vittoria di Naomi Osaka contro Elina Svitolina e la contemporanea vittoria di Pliskova contro Serena Williams hanno delineato uno scenario che proviamo a spiegare partendo dalla tabella:
Per prima cosa spieghiamo la diversità dei colori
– rosso scuro: il valore di chi sta momentaneamente guidando la classifica e il livello del torneo raggiungo
– rosso chiaro: il livello del torneo raggiunto
– verde chiaro: il risultato che assegnerebbe il numero 1 in base ad altre combinazioni
– verde scuro: il risultato che assegnerebbe il numero 1 al di là di ogni altra combinazione
Dunque, andiamo con ordine: osservando la tabella dovreste trovare un’anomalia. La casella di Kvitova alla voce “finale” è bianca, eppure i 6290 punti sono superiori a quelli di Naomi Osaka nel caso la giapponese si fermi in semifinale. Il tutto si spiega così: Kvitova arrivando in finale, e non trovando Osaka, sarà costretta a sfidare la connazionale Pliskova che, in caso di vittoria del torneo, salirebbe a 6320 punti, dunque superandola. La chance non è così remota, anche perché se Kvitova dovesse battere Collins e Pliskova fare lo stesso con Osaka, si ritroverebbero contro nel match decisivo.
Karolina e Petra, dunque, non possono prescindere dalla vittoria del torneo. Naomi, invece, guarda al momento tutte dall’alto e a lei andrebbe anche bene perdere in semifinale, a patto che Kvitova non vinca contro Danielle Collins, o in finale, a patto che sia proprio Collins a vincere il titolo.
Intanto abbiamo già due certezze. Kvitova tornerà in top-3 dopo 3 anni e mezzo (l’ultima volta fu a fine giugno del 2015, poco prima dell’inizio di Wimbledon dove era campionessa in carica) e Osaka diventerà la tennista giapponese dal ranking più alto di sempre, maschi compresi, issandosi fino al numero 3. In precedenza lei condivideva questo simbolico primato con Kimiko Date e Kei Nishikori, tutti “fermi” al numero 4.
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