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ATP Brisbane: Nishikori travolge Chardy e torna in finale. Contro di lui c’è Medvedev

[2] K. Nishikori b. J. Chardy 6-2 6-2

Nessun problema per Kei Nishikori, che torna in finale a Brisbane grazie al doppio 6-2 inflitto a Jeremy Chardy. Una partita praticamente mai in discussione, dove alla grande potenza del transalpino si è contrapposta la maggiore qualità globale del nipponico.

Era il 2017 quando Kei raggiungeva l’ultimo atto nel Queensland, per il tradizionale ATP 250 di apertura della stagione, venendo sconfitto contro Grigor Dimitrov. In generale, il numero 9 del mondo ha una nuova chance di interrompere una striscia di sconfitte nell’ultimo atto che dura dal torneo di Miami del 2016. Sono 9 finali perse consecutivamente per un giocatore che fino all’alloro di Memphis nel 2016 (ultimo degli 11 titoli ottenuti) aveva un record di 11 vinte e solo 5 perse.

Poco da dire sulla partita di oggi, con Nishikori molto composto ed efficace nel suo attaccare e cercare di mandare fuori posizione il suo avversario forse troppo limitato a cercare il colpo più potente. In finale Kei avrà Jo Wilfried Tsonga o Daniil Medvedev.

D. Medvedev b. [PR] J. W. Tsonga 7-6(6) 6-2

Daniil Medvedev non si ferma ed è in finale. Il russo, che anche all’inizio del 2018 fu piuttosto efficace grazie al titolo vinto a Sydney, adesso avrà la chance di vincere il primo titolo del 2019 a Brisbane contro Kei Nishikori.

7-6(6) 6-2 il punteggi finale di una sfida che lui stesso ha definito molto equilibrata e vicina nel punteggio malgrado il secondo set sia finito con un netto 6-2. Tsonga è partito molto forte ma Medvedev è rientrato sul 3-3 e da lì sono stati punto a punto fino al termine della frazione. Bravissimo il francese a rientrare (grazie al servizio) dallo 0-40 sul 4-4, n po’ meno quando avanti 4-3 e servizio nel tie-break ha sprecato tutto trascinandosi l’avversario fino alle fasi conclusive.

Medvedev ha avuto la meglio e nel secondo parziale è scattato molto forte. Non è bastato al francese il grande aiuto del pubblico, schierato quasi tutto per lui che 11 anni fa raggiungeva la finale all’Australian Open. Sarà dunque il russo a giocare per il titolo domani, per completare un percorso molto importante dove ha battuto Andy Murray, Milos Raonic e, oggi, Tsonga.

Redazione

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