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ATP Brisbane, Nishikori interrompe il digiuno: primo titolo dopo 3 anni, battuto Medvedev

[2] K. Nishikori b. [4] D. Medvedev 6-4 3-6 6-2

Il digiuno è finito. Kei Nishikori è di nuovo campione di un evento ATP. Il giapponese si è imposto nella finale di Brisbane battendo Daniil Medvedev 6-4 3-6 6-2.

Una partita molto avvincente e ben giocata da entrambi, col russo che forse avrà rimpianti per aver vanificato l’ottimo inizio di partita dove era avanti 3-0 15-30 con Nishikori al servizio. Eppure Kei ha saputo venire fuori da quella buca cominciando a essere molto più efficace con le proprie traiettorie e a controbattere meglio la grande potenza e il dinamismo di un avversario che ha grandissima facilità nel colpire la palla, genera tantissima potenza, ma talvolta può ancora andare fuori giri.

Forse l’esperienza ha aiutato il numero 9 del mondo a venire fuori dalle sabbie mobili, infilando 5 game consecutivi e poi chiudendo agevolmente per il 6-4. Medvedev ha però reagito bene, salvando in tutto 8 palle break nei primi 4 turni di battuta del secondo set. Il servizio forse non funzionava come nelle giornate precedenti, in termini di punti gratuiti che otteneva, ma bisogna sempre considerare che dall’altra parte c’è uno dei migliori in ribattuta, un giocatore rapido e che pure senza grande potenza ha dimostrato in tutta la carriera che può portare le partite a suo favore con tanti altri particolari.

Così, alla prima chance, arrivava la mezza per Nishikori col break di Medvedev sul 4-3 e la chiusura del set pochi secondi più tardi. Nel terzo, però, è stato proprio Kei a fare la voce grossa, impedendo che quel contraccolpo potesse danneggiarlo più del dovuto e poi, sul 2-1, ha operato l’allungo definitivo. Non ha chiuso sul 5-1, ma dopo il cambio campo è ripartito molto aggressivo in risposta vincendo gli ultimi 4 punti della sua partita per il titolo numero 12, molto probabilmente il più atteso.

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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