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ATP NextGen Finals: de Minaur batte Caruana, bene anche Tiafoe

[3] F. Tiafoe b. [6] H. Hurkacz 4-1 4-2 2-4 4-3(10)

La sessione serale si apre con la seconda partita valida per il Gruppo A vinta come da pronostico e senza troppe difficoltà da Frances Tiafoe contro Hubert Hurkacs. Lo statunitense è più potente nel colpire e più abile nel maneggiare la palla, fa quello che vuole mettendola dove vuole. È aggressivo, spinge da fondo e andando a rete con cognizione va segno facilmente.

I primi due set chiusi 4-1 e 4-2 arrivano senza fatica e senza problemi premiando una condotta di gara molto consapevole e attenta. Nel terzo però cambia lo scenario, Hurkacz, forte della spinta di chi ormai non ha niente da perdere, mette in campo un tennis vario ed efficace che destabilizza Tiafoe. Perse le sue certezze e i sui riferimenti lo statunitense va in confusione, sbaglia colpi non proprio impossibili e nel sesto game subisce l’inaspettato break che consegna il terzo set al polacco e mantiene viva la partita.

Hurkacz fa il suo lavoro ma è Tiafoe che decide ogni punto nel bene o nel male consapevole di essere più forte. Il quarto set si decide dopo un tie break lottassimo durante il quale si snocciolano set point e match point in un testa a testa serrato. Alla fine Hurkacz non regge la pressione e con un doppio fallo concede l’ultimo match point allo statunitense che non perde tempo e lo trasforma chiudendo la partita.

[2] A. de Minaur b. [8] L. Caruana 4-1 4-1 4-2

La sessione serale si chiude regalando il momentaneo palcoscenico a Liam Caruana, ventenne di origini romane trasferito negli USA dotato di grande talento e facilità nell’esecuzione dei colpi. de Minaur però, pur avendo un anno di meno in termini di età ha anni luce davanti per tutto il resto, non ha caso è il numero 31 del mondo raggiunto a margine di una stagione favolosa, e conferma le aspettative come sempre ha fatto durante questa stagione.

Sul campo ci sono un professionista talentoso e consapevole dei propri mezzi e un tennista che gioca bene ma che per un motivo o per l’altro sembra quasi un dilettante rispetto al più giovane e molto più solido avversario. Tralasciamo il divario tecnico tra i due, fa impressione l’abisso che li separa e sul quale non si può discutere e che sta nella capacità di interpretare e gestire il match.

de Minaur gioca da professionista quale è mentre Caruana veste i panni dell’outsider ovvero di colui che si trova lì quasi per caso. Ovvio che ci siano giocate che rendono merito all’italiano ma de Minaur è abituato ad esprimersi a ben altri livelli ed è ben consapevole che non sono le fiammate a decidere le partite. Concretezza, solidità, attenzione su ogni colpo e la capacità che è di pochi di giocare al meglio i punti importanti segnano un 4-1 4-1 4-2 che non necessita altri commenti.

Cristina Pozzoli

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Cristina Pozzoli

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