Karen Khachanov batte per la prima volta in carriera Alexander Zverev infliggendogli una delle peggiori sconfitte in assoluto e raggiunge la seconda semifinale in un 1000 (dopo quella persa alla Rogers Cup contro Rafa Nadal ad agosto) e la quarta stagionale. La partita, aperta da Zverev al servizio, inizia nel modo che non t’aspetti. Non arrivano punti diretti, Khachanov risponde bene, infila un paio di volte il tedesco e mette a segno il break. Anche per il russo però il servizio non è determinante e lo restituisce subito al termine di un game sofferto fatto di un intenso braccio di ferro da fondo. Gli scambi sono lunghi, Zverev perde il punto più duro fatto di 38 colpi ma poi sta attaccato con le unghie agli altri e converte la seconda palla break a disposizione. L’equilibrio sembra ristabilito ma il terzo game segna il resto del parziale e probabilmente del match. Il tedesco sembra teso, serve poche prime e commette molti errori senza avere un piano tattico preciso. Si lancia in serve e volley casuali, commette un doppio fallo, tenta una smorzata senza senso che cade a metà campo e che l’altro chiude agilmente procurandosi la terza palla break che Zverev annulla con un ace. Senza il servizio a sorreggerlo Zverev è in balia del russo che lo fa giocare ricevendo l’ennesimo regalo che vale la quarta palla break e sulla quale invece dell’ace, arriva il doppio fallo del tedesco. La partita da questo momento diventa surreale. Khachanov è concentratissimo e comincia a far funzionare il servizio mentre Zverev non sembra neanche in campo. Doppi falli, errori inspiegabili e con un atteggiamento sempre più passivo cede ancora il servizio nel quinto game chiedendo l’intervento del fisioterapista al cambio campo per un fastidio alla spalla destra. Alla ripresa del gioco la situazione non cambia, Khachanov tiene il servizio e poi chiude il set brekkando ancora Zverev che borbotta, sembra sul punto di ritirarsi ma poi non lo fa e inizia il secondo parziale un po’ più convinto, più aggressivo e mentalmente più presente. Nei primi game c’è più partita, Khachanov accusa qualche momento di insicurezza ma Zverev è ancora troppo teso per accorgersene e non riesce a dare continuità al suo gioco. Il suoi turni di servizio, sempre farciti da almeno un doppio fallo, sono difficoltosi. Nel secondo game si salva ai vantaggi, nel quarto salva una palla break e nel sesto subisce il primo break. Finisce qui, Khachanov riprende coraggio, Zverev smette definitivamente di lottare e cede ancora il servizio nell’ottavo game che chiude la partita.
Nel secondo quarto di questo pomeriggio vittoria più complicata del previsto per Dominic Thiem, che ha eliminato il detentore del torneo, Jack Sock, che chiude un’annata orribile che dopo la vittoria dello scorso anno lo vedrà precipitare al numero 105. Eppure Sock stavolta ha giocato con orgoglio, andando persino avanti di un set, prima di cedere ad un Thiem molto solido. Sock ha lottato fino alla fine, avendo anche l’occasione per riprendere il terzo set, ma svanite le due palle break dell’ottavo game, Thiem ha chiuso a zero il servizio finale, vincendo in 2 ore e 16 minuti. Con Khachanov partirà favorito, ma non troppo.
Quarti di finale
[6] D. Thiem b. [16] J. Sock 4-6 6-4 6-4
K. Khachanov b. [4] A. Zverev 6-1 6-2
[3] R. Federer vs [10] K. Nishikori
[2] N. Djokovic vs [5] M. Cilic
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