[6] E. Svitolina b. [7] Ka. Pliskova 6-3 2-6 6-3
Elina Svitolina sta vivendo un Master di grande sostanza. Arrivata con una vicenda abbastanza travagliata, con wild-card non ricevute e con una condizione generale sotto i tacchi, l’ucraina sta ribaltando ogni pronostico ed è a soltanto un set dalla conquista della semifinale.
Una settimana fa Elina stava cercando di scaricare la grande tensione e tutto lo stress accumulato tra la brutta eliminazione a Hong Kong e la mancata wild-card tra Mosca e Lussemburgo con due giorni di mare, cercando di prepararsi mentalmente al peggio. Lo aveva detto durante l’All Access Hour: “Mentalmente avevo voluto staccare perché a quel punto a Singapore non ci pensavo più di tanto. Non potevo difendermi, nella mia testa mi ero convinta che sarei andata a Zhuhai per non prepararmi a una grande delusione”.
Arrivata a Singapore dopo mesi complicati, e col pensiero di un Master giocato dodici mesi e che l’aveva lasciata con grandi rimpianti, la bi-campionessa di Roma ha battuto prima Petra Kvitova e poi Karolina Pliskova portandosi al comando di un gruppo che secondo le proiezioni della vigilia doveva vederla come prima eliminata. La giocatrice di Odessa, invece, ha rispolverato una rabbia e una determinazione che non le vedevamo da tanto tempo.
Tutto è funzionato come meglio non poteva, a cominciare da un servizio che non girava così bene da aprile. Il numero di ace finale, otto, la avvicina a soli tre dalla quota 200 in stagione, che per lei sarebbe un traguardo eccezionale, ma oltre a questo ci sono i tanti servizi molto ben piazzati, già visti contro Petra Kvitova, e un primo set segnato da un importantissimo turno di battuta tenuto sull’1-1. Eravamo solo all’inizio, ma ci sono voluti 15 minuti, con sei palle break annullate, per mantenere la testa. Pliskova è rimasta bloccata lì, rientrando una prima volta da 0-30 al servizio e crollando alla seconda. Dopo aver tenuto un bel turno di battuta, Svitolina ha chiuso i conti col servizio a disposizione.
Il secondo set ha visto Karolina salire tantissimo di livello. Un po’ più di precisione alla battuta le ha regalato un inizio piuttosto semplice e sul 3-2 ha messo i piedi dentro al campo ogni volta che l’ucraina non faceva funzionare il proprio servizio. In un game con tante seconde, la ceca ha trovato la via del break con un rovescio vincente e da lì si è involata verso un netto 6-2 con 15 vincenti e appena 3 gratuiti. Come alla sua connazionale Kvitova, un inizio di terzo set con un game sbagliato le ha segnato il cammino. Svitolina ha ringraziato del regalo e ha ripreso subito vigore salendo 4-0. La ceca ha cercato un recupero, ma anche in un momento dove la sua avversaria sembrava essersi un po’ irrigidita non è riuscita a risalire: un break subito sul 2-4 e un nuovo (il quarto del set) sul 3-5 segnavano la fine del suo incontro).
Tutto è ancora in ballo: una vittoria di Pliskova avrebbe dato la certezza del primo posto alla ceca e la sfida tra Wozniacki e Svitolina avrebbe segnato la seconda classificata. Ora invece si aprono 16 scenari. Il caso più semplice è dell’ucraina: con un set vinto è in semifinale. Può anche permettersi di perdere in 2 set, a patto che Kvitova vinca il derby contro Pliskova.
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