Che cosa è successo sul 6-0 2-0?
Stavo pensando: “Merda. Ho fatto tutta questa fatica per arrivare fin qui e sto andando a perdere così? Oh no, è imbarazzante”. Credevo che avrei perso 6-0 6-0. Ci stavo provando, ma non funzionava nulla. Poi ho vinto un game, e così voi sapete il resto.
Che cosa ti ha reso la vita così difficile all’inizio?
Lei stava giocando veramente bene. Non credo che io stessi giocando così male da essere sotto 6-0 2-0. Cercavo di mettere tanti colpi in campo ma lei leggeva il gioco molto bene. Non ero abbastanza aggressiva, così ovviamente già lei serviva bene e rendeva tutto ancor più difficile. Sul 6-0 2-0 non hai più nulla da perdere e provi un po’ a fare qualsiasi cosa sperando per il meglio. Non volevo che questo fosse il mio ultimo match della stagione.
Sia che tu vinca o perda domani, che peso ha questa settimana sulla tua stagione?
Dopo la vittoria allo US Open lo scorso anno tutti quanti dicevano che io fossi una da “un colpo e basta”, che non avrei fatto più nulla in carriera, che fossi stata fortunata, che nessuna (delle migliori, nda) fosse in campo e blablabla. Così in questa stagione volevo essere più costante nei grandi tornei per mostrare che sono una top-10 e penso di avercela fatta. Ovviamente ho vinto Miami, ho fatto la finale del Roland Garros e a Montreal, i quarti allo US Open. Potrei aver fatto meglio? Certo. Potrei aver fatto meglio nei tornei più piccoli con una programmazione diversa? Certo. Ma penso che dopo 11 mesi di infortunio, un’operazione e cercare di comprendere che cosa fosse realmente importante per me nella vita, non penso di aver avuto una brutta stagione. Da qui voglio continuare a costruire qualcosa di buono per la prossima stagione e finire bene qui, sia che vinca o che perda domani.
Elina ha parlato di essere entrata a conoscenza di quello che le persone dicono di lei, dei suoi risultati che siano meritati o meno, e persino del suo fisico. Tu hai parlato nel passato a proposito di sentire questi pensieri. Hai imparato a tenere fuori dalla tua vita questi giudizi?
Penso che molte delle ragazze che siano al top abbiano avuto alti e bassi, una vittoria e poi alcune sconfitte. Abbiamo tutti da affrontare le stesse situazioni. Capisco bene di che cosa stia parlando. Penso che tu debba buttare tutto fuori dalla tua mente perché alla fine nessuno può giocare per te. Le persone parlano troppo, non possono scendere in campo per te, non puoi cambiare le tue gambe con le loro e fare in modo che loro corrono per te. Molte persone, ovunque sia, dicano spesso “oh ai miei tempi…” o “se solo avessi la chance…”. Già, ma non ce l’hai. Lei è una grandissima giocatrice e ha avuto una grande stagione. Se qualcuno dice qualcosa, lei ha avuto una grande stagione. Quest anno ha avuto una grande stagione. Questo per noi è il nostro lavoro. E per tutti quelli che ci guardano, noi siamo l’1% (definizione americana per dire “i pochi”, ” i privilegiati”, quelli che vengono sempre giudicati – nda). Le persone in top-10 sono davvero quella percentuale? Quel piccolo numero di persone che fanno realmente bene vengono veramente giudicate male.
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