Elina Svitolina, alla sua seconda partecipazione alle WTA Finals dopo quella dello scorso anno, nobilita il suo palmares vincendo l’edizione forse più lottata delle 48 edizioni del Master femminile di fine anno fin qui disputate.
La tennista ucraina, prima della sua nazione a vincere un titolo di questo livello, ha lottato e vinto con pieno merito, al termine di un percorso netto con 5 vittorie su 5 pur dovendo ricorrere in 4 circostanze consecutive al set decisivo. La vittoria di ieri è la più prestigiosa della carriera che fino a qui momento aveva visto 12 tornei vinti su 14 finali: tra cui 4 Premier 5.
Partita come numero 6 del seeding, ha sconfitto in finale la numero 5 Sloane Stephens al suo debutto nella manifestazione e vittoriosa anche lei di 3 partite nel Round Robin. Per la prima volta nella storia del torneo da quando esiste la formula a gironi (2003) le quattro favorite principali in ordine di classifica (nel caso di quest anno: Angelique Kerber, Caroline Wozniacki, Naomi Osaka e Petra Kvitova ) non hanno superato la fase a gironi a conferma di un livellamento ai vertici sempre più allargato.
L’esito finale è il logico epilogo di un biennio straordinariamente equilibrato che ha visto ben 13 tenniste iscrivere il loro nome nelle 18 caselle relative alle vincitrici dei maggior tornei (Slam, Premier Mandatory e WTA Finals) del 2017 e del 2018:
Altri numeri del torneo:
4 – la classifica aggiornata di Svitolina il cui best ranking è la terza posizione raggiunta una prima volta l’11 settembre 2017 e occupata complessivamente in due riprese per 7 settimane.
5 – le volte in cui entrambe le finaliste avevano fatto l’en plein di vittorie nella fase eliminatoria:
9 – i tornei vinti da Svitolina negli ultimi 2 anni (5 nel 2017 e 4 quest’anno) risultando la più vincente in assoluto. Seguono Kvitova a 6 (5+1) e Wozniacki a 5 (2+3).
9 – le finali in carriera di Sloane Stephens: bilancio 6 vittorie e 3 sconfitte.
10 – le debuttanti giunte in finale nelle 48 edizioni del torneo. 4 di esse hanno vinto subito:
Va sottolineato che anche l’altra debuttante di quest’anno, l’olandese Kiki Bertens, entrata come ottava grazie al forfait cui è stata costretta Simona Halep, ha disputato un ottimo torneo approdando alle semifinali dove è stata sconfitta al terzo set da Svitolina. Viceversa sotto tono la prestazione della Osaka che ha pagato duramente un momento opaco dal punto di vista fisico dopo gli acciacchi di Pechino e, in parte, il peso dell’esordio e delle attese del pubblico asiatico, perdendo i primi due incontri e ritirandosi nel terzo dopo aver perso il primo set.
12 – i match vinti dalla Bertens nei 15 confronti disputati quest’anno contro tenniste in top-10
13 – i tornei vinti da Svitolina in carriera in 15 finali disputate (86,6%). Vinte consecutivamente le 9 finali disputate tra il 2017 e il 2018.
14 – le nazioni di appartenenza delle tenniste che hanno iscritto il loro nome nell’albo d’oro del torneo.
22- le tenniste che hanno vinto il torneo almeno una volta. Regina incontrastata è Martina Navratilova che si impose 8 volte (di cui 5 consecutive) tra il 1978 e il 1986.
39 – i set giocati nel torneo (30 nella fase a gironi, 6 nelle semifinali e 3 in finale). Trattasi del record della manifestazione. Il precedente risaliva al 2008 in cui furono giocati 38 set.
La settimana in campo maschile
Kevin Anderson ha conquistato a 32 anni il suo quinto torneo in carriera vincendo a Vienna il suo primo ATP 500. Il tennista sudafricano ha superato in finale il redivivo Kei Nishikori che nonostante la sconfitta aggancia nella Race il nono posto restando così in piena corsa per le Finals di Londra con il forfait non ancora ufficializzato ma molto probabile di Juan Martin del Potro.
Il successo più risonante è però quello che ha ottenuto Roger Federer a Basilea. Non è stata una passeggiata per lo svizzero che è dovuto ricorrere due volte al terzo set (contro Filip Krajinovic all’esordio e Gilles Simon nei quarti) e il rumeno Marius Copil che, trovando la settimana della vita, ha messo fuori gioco tra gli altri due top 10 (Marin Cilic e Alexander Zverev) che sulla carta rappresentavano gli avversari più temibili per lo svizzero, prima di arrendersi in finale dopo aver opposto una strenua resistenza.
Trattasi del nono successo del tennista svizzero nel torneo di casa in 18 partecipazioni, 14 delle quali l’hanno visto approdare in finale. Federer eguaglia così la striscia di vittorie ottenute al torneo di Halle. Appaiono ineguagliabili le performances di Rafael Nadal che quest’anno ha raggiunto gli 11 successi al Roland Garros, a Montecarlo e a Barcellona:
Col successo di ieri Federer arriva a un passo da quota 100 nelle vittorie in carriera. E’ a 10 vittorie dal record di Jimmy Connors.
Altri numeri:
0 – i top ten battuti da Copil prima di questa settimana in cui ha sconfitto in sequenza Cilic (n.6) e Zverev (n.5).
20 – i match vinti consecutivamente da Federer a Basilea nelle ultime quattro edizioni cui ha partecipato, vincendo, a partire dal 2014.
25 – i tornei vinti fin qui nel 2018 da tennisti over-30. Furono 31 in totale nel 2017.
33 – le posizioni guadagnate in classifica da Copil che sale dal novantatreesimo al sessantesimo posto, suo nuovo best ranking
37 – gli anni di Federer che diventa il terzo tennista più anziano a vincere un torneo dal 1979, scavalcando Jimmy Connors:
71 – l’età complessiva nella sfida tra Federer (37 anni e 2 mesi) e Simon (33 anni e 10 mesi).
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