[ALT] M. Jaziri b. [2] A. Zverev 7-6(4) 2-6 6-4
[4] F. Fognini b. A. Rublev 6-4 6-3 (Evaristo Desio)
Prestazione finalmente convincente di Fabio Fognini, che dopo aver stentato moltissimo contro il macedone Rudu Albot ha avuto la meglio in due set di Andrey Rublev, che anche se convalescente sembra avviato vero il completo recupero. È stata una bella partita solo a tratti, con degli scambi rapidissimi, da cui spesso usciva vincente proprio il russo. Il distacco, netto, tra i due, si è avuto nei punti “normali” che Fognini ha tranquillamente portato a casa, aiutato da un ottimo servizio, colpo che il ligure ha molto migliorato durante quest’annata.
Fognini ha brekkato abbastanza presto Rublev, al terzo game e ha poi rischiato di farsi riprendere, perché come detto negli scambi rapidi il russo sembra avere una marcia in più. Ma oggi Fognini aveva voglia e ha mostrato un grande adattamento difensivo e la capacità di leggere molto bene i vari momenti della partita. Così, salvatosi dal controbreak, non ha più dato possibilità a Rublev. La partita è forse finita nel secondo game del secondo set, quando Fognini ha salvato due palle break che il giovane russo si era procurato giocando praticamente a flipper, ancora grazie al servizio. Nel game successivo l’azzurro ha brekkato e la partita è praticamente finita lì, anche se Rublev si è trovato un altro paio di volte avanti sul servizio di Fognini. Ultimo game molto emblematico, con Rublev che steccava una palla sullo 0-15 e Fognini che approfittava dello scoramento dell’avversario con una risposta aggressiva che chiudeva il match.
M. Fucsovics b. [6] M. Cecchinato 6-4 6-2 (Evaristo Desio)
Non ce l’ha fatta Marco Cecchinato a vincere due partite di fila sul cemento, superficie da sempre un po’ troppo complicata per uno che è pur sempre dalle parti della top20. Ma il palermitano, contro un buon Fucsovics, che ha trattato allo stesso modo anche Seppi, ha mostrato limiti evidenti, e sembra anche aver perso quella sicurezza nei colpi che gli avevano procurato quei grandi risultati di primavera. La partita è stata bruttina, mai veramente in bilico, perché nel primo set l’ungherese ha brekkato già al terzo game e sul proprio servizio non ha concesso neanche mezza chanche al povero Cecchinato. Il secondo è andato anche peggio, perché Cecchinato ha sofferto in ogni game ed è stato già bravo a portarne a casa due, uno dopo aver annullato palla break, e l’altro ai vantaggi, quando la partita era già sull’1-5. Poco da dire insomma, consoliamoci col fatto che Cecchinato anche a Pechino ha vinto un match sul cemento, il secondo in carriera a lviello ATP, e col fatto che dopo questo torneo il palermitano toccherà di nuovo la posizione numero 21, a meno che Gasquet o Verdasco non facciano i numeri tra oggi e domenica. Nella speranza che torni presto la primavera, e con essa l’amata terra rossa.
Ottavi di finale
[4] F. Fognini b. A. Rublev 6-4 6-3
M. Fucsovics b. [6] M. Cecchinato 6-4 6-2
N. Basilashvili b. F. Verdasco 7-6(4) 6-4
[ALT] M. Jaziri b. [2] A. Zverev 7-6(4) 2-6 6-4
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