Olga Danilovic contro Anastasia Potapova, atto secondo. Meno di due mesi dopo la loro prima volta nel circuito WTA, nella finale del torneo International di Mosca, le due ragazzine classe 2001 saranno di nuovo l’una contro l’altra in un evento del circuito maggiore. A Tashkent si è materializzato l’incontro che tanto spettacolo regalò in Russia, con una partita piena di tensione ed emozioni fino all’ultimo tra due ragazze che si vogliono tanto bene, ma in campo han già dimostrato di non avere remore.
Dopo la grande vittoria in rimonta di Potapova ieri contro Stefanie Voegele, numero 4 del seeding, oggi è arrivata quella di Danilovic con un parziale dominante di 9 game consecutivi dal 2-4 al 6-4 5-0 contro Anna Kalinskaya, wild-card russa classe 1998 e che tanto bene aveva fatto nel 2016 salendo da oltre le prime 600 del mondo ai margini delle prime 150, salvo poi fermarsi completamente. Due percorsi diversi che si sono evidenziati, oggi, nella diversa gestione della partita: una buona partenza per Kalinskaya, unito a qualche errore di troppo della serba, avevano portato la russa fino al 4-2.
Olga molto discontinua in risposta, stava pagando il primo game al servizio dove non aveva l’aiuto della prima e sbagliava tanto, ma da lì in avanti non è stata più messa sotto attacco mentre ancora mancava nel costruirsi chance in risposta. Dal 2-4, però, tutto ha cominciato a funzionare. Il timing sulla risposta era sempre più efficace, la traiettoria mancina era efficace quando voleva spingere per aggredire e quando voleva avere quel margine per costringere l’avversaria a prendersi rischi con colpi molto scomodi da forzare.
Game dopo game, si vedeva come una crescesse sempre più in fiducia mentre l’altra non aveva le marce da inserire per starle dietro e opporre una dovuta resistenza, crollando tra errori banali e un atteggiamento generale divenuto abbastanza remissivo. Con questa vittoria la serba si garantisce l’entrata in top-100, salendo provvisoriamente al numero 95 del ranking.
Nulla da fare per Marta Kostyuk. L’ucraina, classe 2002, ha giocato una buona partita contro Arantxa Rus cedendo soltanto nel finale di un 6-4 6-3 che non rende a pieno giustizia di come Marta sia rimasta in partita fino a quasi la fine dopo un break subito sull’1-1 alla prima e unica chance concessa per un set e mezzo. Per il resto ha pagato tanto la spinta dell’olandese con il dritto mancino, con cui spesso veniva costretta a indietreggiare e scomporsi per lo spin che Rus dava alla palla. Avanti 2-1 nel secondo set, la sedicenne di Odessa è riuscita ad arrivare alle prime vere chance della sua partita, ma delle 3 palle break avute Rus ha salvato molto bene le prime 2 mentre sulla terza una palla centrale è stata colpita male da Kostyuk che è rimasta lì con la testa e non ha saputo gestire il delicato turno di battuta che ne è seguito, con alcuni brutti errori che hanno spinto Rus sul 15-40 e a capitalizzare la seconda chance. L’olandese, forte della tanta esperienza alle spalle, non ha più concesso alcuna chance e sul 5-3 ha concluso la partita con un nuovo break a suo favore. Agli ottavi affronterà Dalila Jakupovic, con la vincente che a sua volta affronterà chi uscirà dalla sfida tra le due giocatrici classe 2001.
Risultati odierni
K. Kozlova b. [1] I. C. Begu 6-3 6-2
O. Danilovic b. [WC] A. Kalinskaya 6-4 6-1
A. Rus b. M. Kostyuk 6-4 6-3
[WC] V. Zvonareva b. [3] T. Zidansek 6-1 6-4
[Q] I. Jorovic b. E. Alexandrova 6-3 6-2
[2] V. Lapko b. [PR] B. Jovanovski Petrovic 6-1 6-3
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