[1] R. Nadal b. N. Basilashvili 6-3 6-3 6-7(6) 6-4 (Simone Milioti)
Match dai due volti per il numero uno del mondo, quasi rilassante nella prima parte, si trasforma nella seconda dove Nadal, archiviando il suo ottavo di finale contro Basilashvili, ha dovuto lottare tirando fuori la solita grinta.
Dopo la battaglia contro Khachanov sembrava un turno molto agevole per Nadal, il detentore del titolo non ha mai faticato contro Basilashvili e stava chiudendo in modo netto dopo i primi due parziali. Concedendosi un piccolo rilassamento nel terzo parziale che però ha dato il via al match del georgiano.
Nadal è sembrato davvero in forma, come abbiamo visto in tutta questa prima settimana gioca oltremodo da fondocampo, sia che affronti un grande servitore o meno. È supportato da un’ottima condizione fisica che quest’anno supera sicuramente quella della passata edizione, tra l’altro vinta. La differenza sta nel gioco che fin qui, contro giocatori non di primissimo livello, non sta brillando.
Il georgiano dal canto suo non è riuscito a utilizzare alcuna arma per mettersi in discussione per i primi tre set, se non nel tie-break del parziale vinto, dal quarto invece c’è stata battaglia.
Nel prossimo turno andrà in scena la rivincita di una finale Slam giocata quest’anno. Nadal contro Thiem, finale al Roland Garros dove lo spagnolo ebbe la meglio in tre set. Il campione in carica evita dunque di sfidare il finalista della passata edizione, Anderson, e per lui questo rappresenta un doppio vantaggio. È meglio perché Thiem, che si lo ha messo in difficoltà sulla terra, non sembra poter adattarsi meglio al cemento. È meglio ancora non trovare Anderson può essergli d’aiuto perché il sudafricano negli ultimi 12 mesi ha fatto tanti miglioramenti e Nadal, storicamente, contro chi serve bene e rischia tanto cercando le linee da fondocampo fatica sul duro.
L’incontro vede Basilshvili inseguire sin da subito, serve per secondo e deve quindi riagganciarsi dopo che Nadal ha concluso i suoi turni di battuta. L’equilibrio dura sino all’ottavo gioco, poi Nadal appena in tempo piazza il break decisivo trasformando la seconda palla break da 15-40. Basilashvili è impotente e subito a inizio del secondo subisce un altro break, son cinque giochi consecutivi dal 3-3 del primo al 2-0 per Nadal nel secondo. Lo spagnolo riesce a brekkare una seconda volta l’avversario per chiudere anche il secondo parziale col risultato uguale al primo.
Nel terzo arriva la reazione del georgiano, che dura così poco da mostrarsi in realtà per quello che è: una distrazione di Rafa. Basilashvili ottiene il primo break della sua partita e sale 2-1 con a disposizione il servizio, il cambio campo successivo però Nadal ha già rimesso a posto la situazione tornando lui avanti per tre giochi a due. L’equilibrio ai servizi regge, anche se Nadal nel nono gioco è costretto a rimontare uno 0-30, e i due arrivano al tie-break.
Il primo a rompere l’equilibrio è Nadal che con un dritto dei suoi anomalo dal centro del campo ottiene il mini-break, Basilashvili però prova il tutto per tutto, spingendo come un dannato col rovescio incrociato, e riesce a recuperare lo svantaggio e i due cambiano campo ancora in parità. Il georgiano è on fire e a suon di vincenti si guadagna il set point, ma Nadal sul proprio servizio lo annulla attaccando subito col rovescio in lungolinea, si cambia campo di nuovo sul 6-6. Sul punto successivo per pochi centimetri Nadal manca il vincente di dritto e Basilashvili ha un secondo set point, stavolta sul servizio, su cui coraggiosamente si butta a rete e trascina l’incontro al quarto.
Nadal questa volta non vuole rischiar e ottiene immediatamente il break nel primo gioco, Basilashvili comunque non molla, adesso è in partita e lotta ogni punto uscendone con vincenti di pregevole qualità. Nel quarto gioco si procura una palla del contro-break, ma lo spagnolo la annulla e allunga sul 3-1. Sembra quasi di rivedere il match del turno precedente del numero uno del mondo che adesso è impegnato in una battaglia fisica e mentale. Il georgiano ormai in trance agonistica annulla due palle break del 1-4 e recupera il break di svantaggio appaiando lo spagnolo sul 3-3 e cominciando a insinuargli qualche dubbio. Nadal però non si fa di certo intimidire e riconquista immediatamente il break di vantaggio, tenendo poi il proprio turno di battuta a zero per il momentaneo 5-3. Basilashvili tiene il proprio servizio, ma sembra aver esaurito le ultime energie, senza riuscire più a inquadrare il campo con i suoi colpi. Nadal chiude l’incontro tenendo l’ultimo gioco di battuta a zero, approfittando di 3 errori dell’avversario prima di piazzare l’ace sul primo match point.
[9] D. Thiem b. [5] K. Anderson 7-5 6-2 7-6(2) (Piero Vassallo)
È Dominic Thiem il primo a qualificarsi per i quarti di finale degli US Open 2018. Sul nuovo campo Louis Armstrong l’austriaco batte 7-5 6-2 7-6(2) il sudafricano Kevin Anderson, finalista della scorsa edizione. Un risultato a sorpresa perché tra i due non è certo Thiem quello più a suo agio sulle superfici rapide.
Per la prima volta in carriera l’allievo di Gunter Bresnik è nei migliori otto di uno Slam che non sia il Roland Garros. Contro Anderson aveva perso in sei occasioni su sette: l’unica vittoria sulla terra di Madrid qualche mese fa, le sconfitte manco a dirlo tutte sul duro. Stavolta però Thiem si è dimostrato superiore al finalista di Wimbledon, più aggressivo, meno falloso e al servizio non ha mai concesso chance.
Potrebbe aver influito l’essere deresponsabilizzato: non era il favorito e arrivava a questo match dopo due prove non brillantissime contro Steve Johnson, che lo aveva costretto al quinto, e Taylor Fritz. Invece ha fatto vedere il meglio contro un Anderson forse un po’ stanco dopo la dura battaglia contro Shapovalov, sommata a un altro match lungo giocato al primo turno contro Ryan Harrison.
C’è stato equilibrio fino al 5-5 del primo set, poi Thiem ha piazzato un parziale di quattro giochi di fila che ha tagliato le gambe ad Anderson. Due break consecutivi subiti e un terzo scampato per miracolo, inaccettabile per un grande servitore come il sudafricano che peraltro in risposta non ha mai inciso. Thiem ha continuato a dominare anche nel secondo set, chiuso con netto 6-2 e nel terzo la partita è tornata a essere più equilibrata.
A rischiare però è sempre stato Anderson, che ha salvato una palla break sul 3-3 e in qualche modo si è arrampicato fino al tie break, giocato però in modo perfetto da Thiem. Dal 2-2 sono arrivati cinque punti consecutivi per l’austriaco che con questo successo ottiene finalmente un risultato di prestigio sul veloce, superficie in cui quest’anno aveva raccolto solo nove vittorie, con il quarto turno di Melbourne come miglior risultato.
Per la prima volta è tra i migliori otto a Flushing Meadows, un risultato sfiorato un anno fa quando avanti di due set crollò di colpo contro Juan Martin del Potro. Stavolta la missione è compiuta e, anche se il prossimo avversario sarà con ogni probabilità Rafael Nadal, per Dominic c’è di che essere felici.
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