Siamo a 4 settimane dalla fine della stagione regolare e con gli ultimi due tornei pesanti (Wuhan e Pechino) si delineerà gran parte della griglia per le WTA Finals di Singapore. Quest anno ci saranno un po’ di volti nuovi, a cominciare da Naomi Osaka ormai certa della partecipazione, e alcuni ritorni come quello già certo di Angelique Kerber e quello ormai prossimo di Petra Kvitova.
In questo elenco vorrebbe entrare anche Kiki Bertens, che con i risultati dell’estate si è lanciata verso la top-8 nella Race, la classifica che conta i risultati a partire dal primo torneo della stagione, e che rappresenterebbe la prima olandese di sempre tra le migliori 8 del mondo. Attualmente fresca di best ranking al numero 11 WTA, Bertens è reduce dal terzo torneo vinto in stagione a Seoul, nella giornata di domenica, ma ha potuto prendere l’aereo per andare a Wuhan soltanto nella giornata odierna. È atterrata nella megalopoli cinese verso le 15 e senza neppure disfare i bagagli è corsa al luogo del torneo.
A causa della collocazione non troppo benevola, il Premier 5 che si disputa nella cittadina che ha dato i natali a Na Li deve completare tutto il primo turno entro lunedì e Bertens non rientrava nelle prime 8 teste di serie che potevano godere di un bye all’esordio. Numero 12 del seeding, dunque, è stata catapultata direttamente in campo dove ha passato 2 ore e 23 minuti divenuti in realtà 4 ore e mezza a causa della pioggia che ha interrotto le operazioni a inizio del terzo set. Avendo cominciato alle 19:30, ha messo a segno l’ultimo ace del suo 6-3 4-6 6-2 ai danni di Belinda Bencic alle 23:55, esultando con un urlo gigantesco di gioia e liberazione nei confronti del suo allenatore. E non è finita: domani il suo match di secondo turno contro Anastasia Pavlyuchenkova, che ha giocato domenica e oggi ha riposato, è segnato per iniziare alle 13.
Con appena 13 ore di tempo per riposare il più possibile, Bertens si troverà davanti a un nuovo incontro fondamentale per continuare a cullare questo sogno chiamato “Singapore”. In questo momento la classifica Race è praticamente pari. Dopo 49 settimane nel 2018 il distacco tra lei, attualmente numero 9, e Karolina Pliskova, numero 8, è di 10 miseri punti: 3601 la ceca, 3591 l’olandese. Lei, per diversi motivi, è svantaggiata, anche perché un’eventuale sconfitta domani e contemporanea vittoria della campionessa di Tokyo contro Qiang Wang (match in programma nel tardo pomeriggio a Wuhan) vedrà il divario ampliarsi ad almeno 115 punti e da adesso ogni punto vale oro, soprattutto per chi deve rincorrere.
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