Quello che era stato presentato come un torneo dal potenziale enorme per il momento ha subito un parziale ridimensionamento. La IMG, proprietaria dell’evento WTA Premier di San Jose, voleva fare le cose in grande per il suo primo anno e aveva subito annunciato un parco giocatrici di primissimo livello: Serena Williams, Maria Sharapova, Garbine Muguruza, Venus Williams, Victoria Azarenka.
Quasi tutte le migliori protagoniste degli ultimi 10 anni (almeno) di tennis femminile avrebbero dovuto mettere piede nella Silicon Valley. Poi è arrivato il forfait della russa, per un cambio di programmazione, poi ecco la peggior sconfitta di sempre della 23 volte vincitrice di Slam, e il secondo importante forfait (a tabellone già completato) di Garbine Muguruza per un problema al braccio.
In attesa che Venus e la campionessa in carica (dell’edizione di Stanford 2017) Madison Keys scendano in campo, le protagoniste al momento hanno due volti: Azarenka e Johanna Konta. La bielorussa ha faticato in un primo turno molto duro contro Kateryna Bondarenko ma nel secondo, ritrovatasi di fronte la lucky loser Anna Blinkova, non ha mancato l’occasione per dilagare. 6-1 6-0 in un’ora alla malcapitata russa, classe 1998, che non aveva armi per tenere il ritmo e la pesantezza di palla della sua avversaria e nel secondo set non è mai riuscita a vincere un punto in risposta. Punti d’oro (i 100 dei quarti di finale) e un buon step da parte della bielorussa che ha beneficiato della situazione ed evitando una nuova maratona che ai quarti poteva incidere sull’esito della sfida contro la statunitense Danielle Collins. Sarà proprio la statunitense, agli ottavi di finale a Indian Wells e in semifinale a Miami nonché vincitrice del primo evento WTA 125k delle Oracle Challenger Series a Newport Beach, la sua prossima avversaria dopo il 6-1 3-6 6-1 rifilato a Vera Lapko. Visti alcuni exploit di cui si è resa protagonista sul cemento nordamericano, sarà una sfida da considerare con attenzione.
Continua a vincere Johanna Konta, che è ripartita molto bene dopo il 6-1 6-0 contro Serena Williams. La britannica sta giocando un gran bene e la frase della ex numero 1 del mondo “sta giocando come non le capitava da 18 mesi” detta in conferenza stampa dopo la terribile sconfitta può essere stata pronunciata priva di malizia e rappresentare, invece, un momento di forma importante che la sua avversaria sta realmente attraversando. Non era facilissimo ripartire in meno di 24 ore, ma la campionessa di Stanford 2016 ha fatto un’altra ottima prestazione con 9 ace, una sola palla break concessa e salvata (in un game dove era 30-0), 3 game di battuta tenuti a zero nel secondo set dove è bastato il break sul 2-2 per stabilire le distanze dopo aver dominato il primo. È finito infatti 6-1 6-4 il suo confronto contro Sofya Kenin e ora, ai quarti, la sfida contro la numero 4 del seeding Elise Mertens, che ha travolto Ashley Kratzer 6-2 6-0. Eppure, viste le prime due uscite, probabilmente la favorita dell’incontro sarà proprio la britannica.
Risultati
V. Azarenka b. [LL] A. Blinkova 6-1 6-0
D. Collins b. V. Lapko 6-1 3-6 6-1
J. Konta b. S. Kenin 6-1 6-4
[4] E. Mertens b. [WC] A. Kratzer 6-2 6-0
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