[2] R. Federer b. B. Paire 7-5 6-4 6-4
Avanza senza troppi patemi, come previsto, Roger Federer, a caccia dello US Open numero sei, a distanza di un decennio esatto dall’ultimo incassato. Una vita…all’interno della quale Roger ha proseguito l’ascesa, ha subito un brusco calo, fronteggiando anche qualche problema fisico, dando voce ai detrattori che lo vedevano già in poltrona a godersi la pensione. Anche perché lo svizzero, una manciata di anni fa, con avversari come quello odierno ci perdeva, sia sulle superfici a lui congeniali, sia su quelle più astruse.
Ma, andiamo al recente per commentare un match inizialmente in realtà molto lineare: Paire, nel primo set, resiste due turni di battuta prima di sciogliersi come neve al sole e consegnare il break a Federer, che, tra lampi sporadici e normale amministrazione, annullando, inoltre, una palla del contro-break, sale 4-2. L’elvetico, tuttavia, stenta a decollare, anzi, mette in scena un tennis di mediocre livello, non brillando particolarmente in risposta e tentennando al servizio. Questo limbo gli costa un fastidiosissimo recupero, fino al 5-5. Sarebbe scomodo arrivare al tie-break e Federer questo lo sa, quindi preme lievemente sull’acceleratore e, mantenendo in campo la palla, senza cercare particolari soluzioni, brekka per la seconda volta e, stavolta, vince il set.
Il copione si ripete nel secondo parziale e, di nuovo nel quinto game, Federer solleva un po’ il freno a mano, Paire fa e disfa, va in affanno e, con un doppio fallo si fa a brekkare e non approfitta di un’immediata chance di rientro. Come in precedenza. In questo caso, però, nessun calo di tensione svizzero, nessuna rimonta francese ed in conteggio dei set va sul 2-0. Tutto in discesa in una terza frazione che è pura formalità e in cui il penta-campione imbocca rapidamente la via dell’allungo, ai danni di un Paire con la testa sotto la doccia, brekkando nel terzo game e chiudendo 6-4. Non è chiaramente la sua miglior forma e, d’altronde, non si può pretendere di vederla nei primi turni. Certo è che ci sarà molto da lavorare, anche perché alla prossima se la dovrà vedere con il tanto talentuoso quanto esuberante Nick Kyrgios.
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