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Statistiche della settimana: Fognini sull’ottovolante, per l’Italia quarto trionfo in tre settimane

Fabio Fognini conquista a Cabo San Lucas in Messico il suo ottavo titolo in carriera, primo su una superficie diversa dal mattone tritato. È un successo che ha un sapore particolare rispetto agli altri, in quanto per la prima volta col trofeo porta a casa anche lo scalpo di un top 10, che nel caso specifico è particolarmente prestigioso trattandosi nel numero 4 del mondo Juan Martin Del Potro.

In occasione dei precedenti 7 successi, il cammino nel torneo dell’italiano era sempre stato agevolato dall’assenza di avversari blasonati e ciò anche in occasione dell’unica vittoria in un torneo di categoria superiore a quella minima dei “250”, ottenuta all’ATP 500 di Amburgo nel 2013 in cui l’avversario più quotato fu il tedesco Haas, allora numero 11 del mondo, battuto nei quarti.

Con questo successo il tennista ligure risale al numero 14 della classifica, a un passo dal suo best ranking (13) risalente al marzo del 2014.

In base alla qualità del gioco che Fognini sta mostrando con sufficiente continuità da alcuni mesi sembrano veramente esserci le condizioni per preparare l’assalto alla top 10, come conferma la decima posizione nella Race. Da ora in avanti bisogna alzare l’asticella: occorre non accontentarsi di vincere i tornei minori snobbati dai top players ma cercare con convinzione il successo nelle arene più sfidanti e la torrida campagna d’agosto che va ad iniziare sul cemento americano è un occasione da non sprecare.

Con la vittoria di Fognini, gli azzurri hanno conquistato 4 titoli in tre settimane consecutive, allungando una striscia che non ha precedenti nella storia del nostro tennis. Nella stagione in corso finora la migliore striscia vincente apparteneva alla Spagna che nel mese di aprile era riuscita in tre settimane a vincere 3 tornei con Bautista Agut a Marrakech e nelle due settimane successive con Nadal a Montecarlo e a Barcellona.

Gli altri tornei

Washington è terra ispiratrice per la nuova generazione ed in particolare per Alexander Zverev che conferma il titolo conquistato lo scorso anno dopo la semifinale del 2016 e i quarti dell’anno precedente. il tedesco ha superato nettamente in finale l’australiano De Minaur (classe ’99), che giocava l’ultimo atto di un torneo maggiore per la seconda volta in carriera dopo Sidney a gennaio scorso in cui fu sconfitto da Medvedev, mentre in semifinale si sono fermati il greco Tsitsipas (classe ’98), che grazie a questo risultato entra per la prima volta nei top 30 (al numero 27), e il russo Rublev (classe ’97) che si rilancia in una stagione che è stata fin qui molto deludente. Per ritrovare nel circuito maggiore un analogo en plein di giovani in semifinale occorre risalire al torneo di Buenos Aires del 1995 vinto da Moya, 19 anni, in finale sul connazionale Mantilla, 21 anni, con Corretja e il ceco Novak semifinalisti anch’essi nati nel 1974.

La finale di Washington è stata la più giovane nell’ATP da più di 11 anni quando Rafa Nadal e Novak Djokovic si giocarono il titolo a Indian Wells nel 2007.

Spazio alle seconde linee a Kitzbuhel dove si è svolto l’ultimo torneo della stagione sulla terra rossa. Si sono contesi il trofeo lo slovacco Martin Klizan e l’uzbeko Denis Istomin entrambi provenienti dalle qualificazioni. Ha vinto il primo che all’esordio aveva eliminato a sorpresa Thiem e che ottiene il sesto successo in carriera in altrettante finali disputate.

La vittoria di Klizan è la sesta ottenuta quest’anno da un tennista proveniente dalle qualificazioni:

Altri numeri

3 – I titoli conquistati fin qui nel 2018 da Fognini, eguagliato il record di Bertolucci e di Barazzutti ottenuto per entrambi nel 1977.

6 – I tornei vinti quest’anno complessivamente dai tennisti azzurri. Sola la Spagna ha fatto meglio con 8 titoli.

10 a 0 – Il percorso netto di Klizan nelle finali giocate in carriera tra singolare (6) e doppio (4).

12 – I match vinti da Fognini in carriera contro top 10 di cui 5 contro top 5. Eguagliato Gaudenzi che in compenso chiuse con una miglior performance.

15 – I tornei disputati in carriera da Thiem come testa di serie numero 1. Solo in 4 circostanze è approdato in finale, vincendo 3 volte. In 5 circostanze è stato eliminato all’esordio.

35 – i match vinti finora da Fognini nel 2018 a fronte di 15 sconfitte. Solo Zverev e Thiem hanno vinto di più (41 e 38). Nadal e Del Potro sono a 35 ma con un saldo migliore (35-3 e 35-9).

Giancarlo Di Leva

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Giancarlo Di Leva

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