Alla fine Gstaad ha sorriso ad Alizé Cornet, che torna a sollevare un trofeo WTA dopo Hobart 2016 e lo fa a spese di una coraggiosissima Mandy Minella, che ha provato fino all’ultimo a darsi chance di completare una settimana da favola. 6-4 7-6(6) il punteggio finale in due ore di gioco che hanno dato alla francese il titolo numero 7 in carriera, forse il più facile di tutti viste le classifiche delle avversarie battute, ma oggi quantomai in bilico con due parziali sempre decisi sul filo di lana.
Non ha avuto lieto fine la favola di Mandy Minella, che da numero 225 del mondo poteva diventare la sesta tennista dal ranking WTA più basso di sempre a vincere un torneo nel circuito maggiore, alla prima finale, spezzando un digiuno che per il Lussemburgo ormai dura da quando Claudine Schaul si impose al torneo di Strasburgo 2004. Vanno fatti però tanti complimenti a come mentalmente ha affrontato la partita più importante della carriera, perché pur consapevole della differenza di solidità da fondo campo ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità, rendendo vera una partita che sulla carta poteva non avere pathos.
È stata lei per prima ad andare in vantaggio di un break, ma a testimonianza dei livelli diversi tra le due Cornet non ha avuto problemi a rientrare, anche se per vincere i due successivi game di risposta ha impiegato in tutto 30 punti. Minella rimaneva agganciata alla partita, trovando subito il quarto break dell’incontro e agganciando l’avversaria sul 4-4. Un nuovo game combattuto sul proprio servizio si è risolto in favore della numero 48 del mondo, che al primo set point ha incamerato il parziale per 6-4. La battaglia è continuata nella seconda frazione, con Minella ancora una volta più propositiva e con la chance, sul 5-3, di servire per andare al terzo. Non ha chiuso, ma di nuovo nel tie-break ha avuto chance perché è stata la prima ad arrivare al set point. Non era però la sua giornata, e con 4 punti di fila (dal 4-6) Cornet ha chiuso la partita.
Bello l’abbraccio tra le due giocatrici, anche dopo un piccolo momento di tensione sul finire del primo set. L’adrenalina aveva portato Minella a criticare il diverso grunt della francese, ma tutto si è risolto di lì a poco e alla fine c’è stato spazio solo per i tanti sorrisi: di gioia, da parte della vincitrice, e di orgoglio, da parte di una sconfitta che è conscia di aver fatto qualcosa, nel suo piccolo, di speciale.
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