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Wimbledon non è l’Australian Open: niente miracolo per Wozniacki da 1-5 sotto

E. Makarova b. [2] C. Wozniacki 6-4 1-6 7-5

Per pochissimo non c’è stato un Australian Open bis. Sembrava tutto apparecchiato perché Caroline Wozniacki riuscisse per la seconda volta nella rimonta da 1-5 sotto nel terzo set, con l’avversaria che veniva paralizzata dalla paura e non riusciva più a conquistare l’ultimo punto. A Melbourne Jana Fett era avanti 40-15 quando mancò per un paio di centimetri una prima palla che poteva darle l’ace centrale e da lì le gambe si sono bloccate. Nonostante la danese giocasse con enorme paura e i suoi colpi, innocui, passavano la rete di qualche centimetro la croata non riusciva a muovere le gambe arrivando male sulla palla e portando la sua avversaria fino all’insperato 7-5 conclusivo.

Oggi lo scenario stava per ripetersi. La partita contro Ekaterina Makarova ha visto la danese in difficoltà nel primo e nel terzo set, trovandosi in entrambi i parziali indietro 5-1 e servizio. Ha poi dato il via a una rimonta che se all’inizio si è bloccata sul 5-4, nel terzo stava per portarla alla vittoria. Per quanto fosse mancato l’equilibrio nei primi due parziali, quello decisivo è stato una serie di emozioni veramente alte. Il livello si stava mano a mano alzando, con una Makarova che portava il match dalla sua prima di incartarsi, nuovamente, sul 5-1. Se a Melbourne Fett era 40-15, Makarova qui era 30-15. La sostanza però non è cambiata, perché nella rimonta Wozniacki ha pure salvato diversi match point. In Australia 2, qui a Londra 5. Quattro di questi sul 3-5, quando dal 40-0 per la sua avversaria ha approfittato di un doppio fallo ma ha fatto anche un numero recuperando da un’ottima palla corta. Sul quarto, invece, la palla è appena passata di là dopo un bel servizio a uscire di Makarova che non riuscita a spingere la palla al di là della rete.

Riagguantata sul 5-5, Makarova stava definitivamente per crollare quando nel proprio turno di battuta veniva nuovamente rimontata da 40-0 a 40-40. Per sua fortuna, ha trovato due dritti vincenti che l’hanno tenuta avanti e spinta a essere ancora aggressiva nel game successivo dove di nuovo si è portata a 3 match point consecutivi. C’è voluto il secondo, il sesto della serie, per mettere la parola fine e spogliare il quarto di Serena Williams da una nuova testa di serie. Ne rimangono appena due, entrambe statunitensi. Oltre all’ex numero 1 del mondo c’è la numero 11, Madison Keys.

Diego Barbiani

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