A. Sasnovich b. [8] P. Kvitova 6-4 4-6 6-0
Il colpo che non t’aspetti, l’exploit che spacca l’equilibrio della parte alta del tabellone femminile di Wimbledon. Crolla Petra Kvitova, indicata da quasi tutti i bookmakers come una delle più valide candidate alla vittoria finale, se non proprio la favorita numero 1 al titolo nel terzo Slam della stagione. Una giornata orrenda per la ceca, che tanto aveva investito in questo torneo e tante speranze aveva riposto dopo l’inizio di stagione migliore della carriera. Non sono bastati i 5 titoli vinti, le grandi prestazioni, la consapevolezza che su erba ha tutto per poter fare male. Non sono bastati, anche perché nel momento più importante non tutto, a livello fisico, è andato come avrebbe dovuto.
Il ritiro della scorsa settimana, a Eastbourne, è stato sottovalutato da tutti. La ceca aveva parlato, nel comunicato, di un problema al tendine del ginocchio che si era manifestato durante la finale vinta a Birmingham contro Magdalena Rybarikova. Diceva, speranzosa, che con un po’ di riposo sarebbe poi rientrata senza problemi in tempo per l’appuntamento clou della sua stagione, e invece oggi si è visto fin dal primo set che qualcosa non andava. Sul 3-3, game nel quale ha poi perso il servizio che ha determinato la fine del primo set, Petra si è più volte piegata sulle ginocchia e ha spesso cercato di massaggiarsi la zona della rotula sinistra, lanciando occhiate molto chiare verso il proprio angolo e mostrando tutto lo sconforto.
Non era un problema tanto serio da non permetterle di giocare, né dal trascinarsi lungo il campo con evidenti problemi, ma la ceca non riusciva a piegarsi bene sulla palla, non riusciva a servire come voleva e a un certo punto ha cercato più che altro di accorciare il più possibile gli scambi andando a rete. Aliaksandra Sasnovich, che aveva iniziato molto bene la sua stagione salvo poi spegnersi negli ultimi 2 mesi, ha raccolto il successo più importante della sua carriera in singolare con una prestazione solida, bravissima a neutralizzare la sua avversaria quando cercava di premere sull’acceleratore per quanto poteva. Oggi, però, con l’andare avanti dei game si stava profilando sempre più la prima grande sorpresa di questo torneo.
Sasnovich, probabilmente, aveva notato queste difficoltà perché spesso nel primo set ha cercato di variare con soluzioni in lungolinea per uscire dagli scambi in diagonale e muovere la sua avversaria, spesso imperfetta nei recuperi. È stata lei la prima ad avere palle break, poi Kvitova, con uno schiaffo al volo fuori tempo, si è divorata la chance del 4-2. Sul 3-3, un lunghissimo game ha descritto in pieno l’andamento dell’incontro. Per quanto Petra continuasse a salvare palle break, i segnali davano sempre più l’idea della sua scarsa condizione fisica. Lo stesso team aveva lo sguardo abbastanza corrucciato. Non è sembrato qualcosa di insormontabile, ma nell’anno in cui si è elogiato tantissimo la condizione atletica della ceca dopo la preparazione invernale, vederla così in ritardo nei movimenti, affaticata, quasi ferma sulle gambe alla prima partita di un torneo Slam era un indizio molto evidente. Alla settima chance, la bielorussa ha trovato il vantaggio e, dopo aver salvato due palle break sul 5-4 (grave errore di Kvitova sulla seconda) ha chiuso il set.
Petra in quel momento ha provato a venirne fuori con quello che aveva. Non molto, ma piano piano cercava di concentrarsi solo punto dopo punto e preso un iniziale break ha poi salvato una chance di controbreak per salire 3-0. Sul 5-3 ha perso la battuta con Sasnovich che continuava a giocare centrale e profondo per costringere la ceca a essere lei a trovare angoli. Non è bastato, perché sul 4-5 la bielorussa ha sentito la pressione con due doppi falli e ha regalato il pareggio. La sfida si è poi decisa nei primi 3 game del terzo set, quando Kvitova non ha chiuso il primo game e alla seconda chance di break Sasnovich ha colpito. Sul 2-0, non è bastato alla ceca il rientro da 15-40 perché alla terza opportunità concessa l’avversaria ha trovato mezza riga esterna con un rovescio incrociato.
Finisce con una nuova, grandissima, delusione Slam per Kvitova che in stagione ha vinto soltanto due partite: i primi turni del Roland Garros. Questo potrebbe pesare tantissimo a fine stagione, se sarà in corsa per il numero 1 del mondo. Intanto, però, ci sarà una delusione immensa per quello che poteva essere questo torneo, preparato nel migliore dei modi, e sfuggito troppo presto dalle sue mani.
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