Tutto facile fin qui, a Birmingham, per la campionessa in carica. Petra Kvitova si è aggiudicata con discreta facilità anche il quarto di finale contro Julia Goerges, numero 5 del seeding, con un netto 6-1 6-4. Sette game concessi a Johanna Konta all’esordio, quattro a Daria Gavrilova, cinque alla tedesca che per la quarta volta in stagione si è arresa alla ceca e non è riuscita a impostare il proprio gioco contro l’autorevolezza della sua avversaria che nel primo set è subito scappata sul 5-0 prima di chiudere col servizio nel settimo game.
Il secondo set è stato più vivace ma senza mai dare l’idea che l’inerzia potesse realmente cambiare. Kvitova ha preso un nuovo break già nelle prime battute e da lì in avanti sul servizio è stata ingiocabile: tre volte ha tenuto la battuta a zero, compresa quella sul 5-4, e nelle altre due circostanze ha perso solo un punto. In semifinale, domani, affronterà Mihaela Buzarnescu che per la seconda volta nell’ultimo mese ha avuto la meglio contro Elina Svitolina. Il dato, poi, è forse ancora più particolare se pensiamo che prima della loro sfida a Parigi l’ucraina aveva perso contro giocatrici mancine da inizio 2017 (cioè da quando ha sensibilmente innalzato il proprio rendimento) solo quando si è trovata di fronte a Petra Kvitova.
Buzarnescu, però, sta facendo valere la grande rapidità con cui riesce a inchiodare la numero 5 del mondo sul lato del rovescio, che contro di lei si è scoperto per la seconda volta il punto debole. La rotazione macina e la traiettoria a uscire hanno dato grande noia alla numero 2 del seeding per quasi tutta la partita, al di là di una fase iniziale abbastanza equilibrata. Svitolina ha mancato 2 palle break sull’1-2 e nel turno di battuta successivo è stata lei a finire sotto pressione. La rumena alla seconda chance ha messo il turno e non ha concesso più nulla al servizio fino al nuovo break sul 5-3.
A quel punto è arrivata anche un po’ di frustrazione nel gioco di Svitolina, il “body language” era abbastanza negativo e viene da pensare che il ricordo di Parigi fosse ancora abbastanza fresco e che questo uno-due così ravvicinato possa avere lo stesso effetto delle sfide contro Caroline Garcia. A fine 2017 si affrontarono in due circostanze e la francese ebbe sempre la meglio al termine di partite molto lunghe, equilibrate, ben giocate da entrambe. Eppure nella prima (a Pechino) Svitolina mancò 2 match point, mentre nella seconda fu rimontata da 5-3 al terzo. Quest anno, a Stoccarda, le due si sono ritrovate contro e per la terza volta lo sviluppo fu molto simile: di nuovo un inizio molto equilibrato, con Elina che poi riusciva a portarsi avanti ma cedeva in volata il secondo set e mentalmente diveniva la più debole delle due in campo.
Contro Buzarnescu sta mancando anche l’equilibrio, perché la rumena sta puntando la maggior parte dei suoi scambi su quello che sembra essere l’anello debole nelle loro sfide. Svitolina, dopo il calo, ha provato a darsi una chance sul 2-4 arrivando fino alla palla break ma la sua avversaria è stata straordinaria per due volte a difendersi con dritti in chop su altrettante accelerazioni importanti della sua avversaria con il dritto lungolinea. In entrambi i casi sono usciti colpi micidiali e filo rete, incrociati, che hanno ribaltato lo scambio a suo favore. Sul 5-2 ha chiuso con un nuovo break, il quarto della sua partita, e ha conquistato così la quarta semifinale nel circuito maggiore nel 2018, la quinta in totale considerando anche l’ITF da 100.000 dollari di Midland.
Nella parte alta, infine, sarà sfida tra due giocatrici che sanno divertire parecchio su erba e sembrano anche molto amiche, tanto che come Barbora Strycova ha raccontato lei e Magdalena Rybarikova discutono parecchio dell’attuale Coppa del mondo di calcio. La ceca e la slovacca sono due che sanno creare gioco e sanno stare bene in ogni zona del campo. Rybarikova ha sconfitto 6-2 6-4 la qualificata Dalila Jakupovic mentre Strycova ha approfittato del ritiro di Lesia Tsurenko quando però il punteggio era di 7-5 3-0 in suo favore.
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