[14] D. Kasatkina b. [2] C. Wozniacki 7-6(5) 6-3
Niente da fare per Caroline Wozniacki, che ancora una volta vede la sua strada fermarsi contro Daria Kasatkina, vera criptonite della danese in questo 2018. La numero 2 del mondo, che potrebbe comunque diventare numero 1 se Simona Halep non arriverà in semifinale e se Muguruza non farà un turno in più, non è riuscita a ribaltare una sfida che ieri sera si era messa piuttosto male soprattutto considerando che Kasatkina non stava neppure facendo il massimo del suo gioco.
Daria ieri sembrava abbastanza in difficoltà col servizio, e concedeva un po’ troppi errori lasciando molto all’avversaria di infilare una serie di 4 game e avvicinarsi alla chiusura del parziale, ma non appena ritrovava un po’ di precisione Wozniacki vinceva pochissimi punti anche con una tattica abbastanza difensiva. Il frangente da 5-3 30-15 Wozniacki al 5-5 0-40 era molto indicativo per capire le difficoltà di Caroline nel giocare contro una che la costringe a fare tante cose, a colpire palle sempre diverse e non dandole mai ritmo. Questo è il vero asso nella manica della numero 14 del mondo che diventa così la quarta giocatrice nata nel 1997 a raggiungere i quarti di finale in uno Slam dopo Belinda Bencic (US Open 2014), Ana Konjuh (US Open 2016) e Alona Ostapenko (Roland Garros 2017).
Un’altra statistica curiosa è quella relativa al numero di vittorie contro le top-10 ottenute da inizio 2017 (10) e quante di queste sono arrivate contro giocatrici in quel momento classificate nelle prime 3 (8). Wozniacki è forse la vittima preferita, ma un’altra giocatrice che la soffre tanto è Angelique Kerber, non per niente anche lei è una grande incontrista e contro giocatrici che variano tanto può spesso andare in difficoltà.
Si chiude così a 10 il numero di vittorie consecutive per Wozniacki nei tornei Slam del 2018, sconfitta per il terzo torneo di fila da una giocatrice che su questa superficie vale più di lei: a Madrid ci pensò Kiki Bertens, a Roma Anett Kontaveit, qui Daria Kasatkina.
[1] S. Halep b. [16] E. Mertens 6-2 6-1
Dopo lo spavento nel primo turno, quello 0-5 in 15 minuti contro Alison Riske, Simona Halep sta sbagliando pochissimo. A livello di avversarie non ha avuto veri ostacoli se non forse contro Andrea Petkovic, che per tutto il primo set l’ha chiamata a tenere alto il livello di guardia, ma tolto quel 7-5 contro la tedesca e il primo set perso contro la statunitense gli altri parziali sono stati: 6-1 6-1, 6-3 6-1, 6-0, 6-2 6-1.
La notizia più positiva per lei è che è arrivata fino ai quarti di finale senza sprecare troppe energie ed è a una sola partita dal mettersi al riparo dall’attacco al numero 1 del mondo di Caroline Wozniacki, con l’attenzione che in caso dovrà spostarsi su quale sarà il cammino di Garbine Muguruza: se la rumena dovesse trovare, infatti, la spagnola in un’eventuale semifinale è chiamata a vincere o la campionessa di Wimbledon tornerà al numero 1 del tennis femminile.
Oggi Halep ha confermato le sensazioni di Madrid quando Elise Mertens venne liquidata con un comodo 6-0 6-3: è un “match up” che continua a favorirla per geometrie e maggiore predominio del campo negli scambi, e anche oggi se l’è cavata lasciando per strada appena 3 game, inserendo 3 marce più alte dal 2-2 nel primo set e vincendo 10 degli ultimi 11 game giocati. Adesso arriva il match chiave, contro Angelique Kerber.
[12] A. Kerber b. [7] C. Garcia 6-2 6-3
Match perfetto per Angelique Kerber, non fosse stato per un piccolissimo passaggio a vuoto sul 6-2 5-1 nel secondo set, quando ha mancato 4 match point e si è fatta breakkare nel game successivo. Al di là di questo, comunque, la tedesca ha disputato un’altra grande partita e sarà lei ad affrontare Simona Halep ai quarti di finale venendo fuori da una zona di tabellone molto complicata dove c’era, oltre alla francese, anche Kiki Bertens.
Una dopo l’altra, prima l’olandese e poi la transalpina sono state superate in 2 set da una tedesca che sta passando molto lontano dalla lente d’ingrandimento per via dei tanti nomi grossi presenti nella parta alta del tabellone, ma per la prima volta dal 2012 torna nei quarti di finale di Parigi e continua la sua striscia molto positiva in questo 2018 che la vede sempre ai quarti di finale nei tornei disputati a eccezione di Stoccarda, dove dovette ritirarsi per infortunio agli ottavi.
Dominante oggi, come in tanti degli scontri diretti contro Garcia. È la quinta vittoria su 7 confronti diretti, la seconda su tre sfide da quando Caroline è diventata top player, nello scorso autunno. Adesso la rivincita di quella favolosa semifinale dell’Australian Open di qualche mese fa, quando dovette arrendersi solo 9-7 al terzo set all’attuale numero 1 del mondo.
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