Ennesima giornata di impegni sui campi, quella di oggi, per lo svolgimento del torneo di s-Hertogenbosch, che inaugura la stagione su erba. Copil e Sugita aprono la giornata, in un match certamente non indimenticabile e che ha vissuto tre fasi ben distinte. Nel corso del primo set perdono la battuta quattro volte, due a testa, e quando ormai il tiebreak sembra essere la soluzione più vicina, il rumeno alza il livello e riesce a chiudere 7-5. Palesi, fino a questo punto, i demeriti di Sugita, che non riesce a prendere le misure e far male coi suoi colpi. Trend che si inverte nel secondo parziale, in cui il giapponese aggredisce di più la palla e spinge dal fondo; ottiene il break nel primo game ed è sufficiente per pareggiare i conti. Sembra essere in totale controllo quando allunga anche nel quinto game del terzo set, ma poi sbanda totalmente, come gli era già successo all’inizio e, non solo si fa recuperare, ma perde a zero la battuta sotto 5-4 e regala la vittoria all’avversario.
La partita di punta era sicuramente quella tra il beniamino e padrone di casa Robin Haase e l’estroverso Tomic. È proprio l’australiano a staccare il pass per la fuga nel sesto gioco, alla prima palla break utile, chiudendo 6-3 un set giocato ad un livello decisamente superiore. Ingiocabile al servizio, ha mostrato anche una varietà di colpi che hanno stravolto il piano di gioco dell’olandese. Ad un punto picchiato da fondo si alternava una palla corta, poi un ace, con il povero Robin che di fatto non ha avuto una chance nitida per rientrare. Anche il secondo parziale si apre sulla falsa riga del primo, Tomic scappa via dopo aver breakkato in apertura, ma un passaggio a vuoto gli costa qualche minuto in più sul Campo Centrale. Viene infatti recuperato, ma, in vantaggio 6-5 ha la forza di strappare ai vantaggi il game che gli vale il passaggio del turno. Ci si aspettava probabilmente di più da Haase, è vero che il suo avversario ha giocato davvero una gran partita, così come lo è il fatto che ha commesso un gran numero di errori gratuiti e sbavature da fondo.
La sorpresa della giornata la regala Ebden, che fa fuori in due set Gilles Muller. C’è da dire che il campione in carica non è mai stato in partita, molto bravo, invece, il trentenne australiano a premere bene sull’acceleratore nei momenti decisivi.
Strabiliante la prova di Nando Verdasco, che stravince la battaglia generazionale contro Daniil Medvedev., il quale era stato bravo a portarsi subito 2-0, ma poi subisce un ritorno devastante dello spagnolo; emblematico il punto sul 5-4 40-40, frutto di un passante di dritto difficilissimo che lo porta a set point. Subisce le conseguenze psicologiche il russo, che commette doppio fallo e perde il parziale. La ripresa è un monologo a tinte giallorosse: Verdasco entra prepotentemente coi piedi dentro al campo e domina gli scambi, portandosi subito 3-0 e chiudendo definitivamente i conti.
Ottavi di finale
M. Ebden b. [3] G. Muller 6-3 7-5
[Q] B. Tomic b. R. Haase 6-3 7-5
M. Copil b. [7] Y. Sugita 7-5 4-6 6-4
[4] F. Verdasco b. D. Medvedev 6-4 6-1
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