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ATP Halle: missione compiuta per Federer, è di nuovo finale e sfiderà Coric

[1] R. Federer b. [Q] D. Kudla 7-6(1) 7-5

Roger Federer è in finale nel torneo di Halle e la cosa non fa più notizia. Poco meno di un’ora e mezza per battere lo statunitense di origine ucraina Denis Kudla, bravo a superare le qualificazioni e ad approfittare di un buon tabellone. Per il 25enne nato a Kiev sfuma il sogno della prima finale ATP in carriera: gli sbarra la strada un Federer non eccellente, molto simile a quello visto già contro Paire ed Ebden.

Stavolta non ha dovuto salvare match point o recuperare break di ritardo ma la sensazione è sempre la stessa, quella di un giocatore ancora impegnato a togliersi di dosso un po’ di ruggine dovuta alla lunga sosta post Miami. È comunque una versione dello svizzero abbastanza competitiva da raggiungere la finale numero 149 in carriera, la numero 12 ad Halle dove domani potrebbe per la prima volta andare in doppia cifra come numero di titoli in un singolo torneo, cosa che Nadal ha già saputo fare a Barcellona, Monte Carlo e soprattutto Parigi.

Proprio da Rafa lo svizzero deve difendere la leadership mondiale: sarà numero 1 fino a Wimbledon in caso di successo domani contro Roberto Bautista Agut o Borna Coric. In ogni caso un test più complesso di quello odierno e dunque servirà uno sforzo in più e qualche errore in meno. Contro Kudla Roger ha sprecato un break di vantaggio a inizio primo set, non ha incantato e ha alternato buone cose ad errori grossolani per lui. Poi con un tie break giocato con grande attenzione ha liquidato il primo parziale.

Non meglio nel secondo set, in cui ha annullato due palle break nel quarto gioco e soprattutto tre consecutive nell’ottavo. Ne avesse convertita una, Kudla avrebbe servito per portare la partita al terzo invece gli restano solo i rimpianti. Un break nell’undicesimo gioco ha spianato la strada verso l’ennesima finale sull’erba tedesca per Federer, a un solo passo dal titolo 99, mentre diventano 172 le partite vinte sulla sua superficie preferite: il record di Jimmy Connors (174) è sempre più vicino a crollare.

B. Coric b. [4] R. Bautista Agut 2-3 rit.
 
É stata la sfortuna a decidere l’esito della seconda semifinale del Gerry Weber Open tra Roberto Bautista Agut e Borna Coric. Dopo poco più di venti minuti di gioco lo spagnolo, nel tentativo di recuperare un contropiede del croato è scivolato malamente procurandosi un infortunio alla gamba sinistra che gli ha impedito di continuare il match. I servizi hanno deciso i primi game e gli scambi sono iniziati praticamente nel quarto con Coric al servizio, ed era stato proprio lo spagnolo, superiore al croato in quanto a profondità di palla, a procurarsi le prime palle break grazie a due accelerazioni fulminanti di rovescio lungo linea. Coric si è salvato alla grande dalla situazione di pericolo piazzando due prime vincenti e un ace conquistandosi il vantaggio e nel punto seguente c’è stata la caduta di Bautista. Lo spagnolo ha tenuto a zero il suo turno di battuta ma al cambio campo ha chiesto l’intervento del fisioterapista recandosi negli spogliatoi ed poi, quando è rientrato, ha comunicato l’impossibilità di continuare l’incontro. Finale comunque meritata per Borna Coric, la quarta in carriera e la prima sull’erba, superficie sulla quale finora non si era mai espresso bene. Dall’inizio dell’anno il croato è in continuo miglioramento, fisicamente più potente e rapido nei movimenti, motivo per il quale si sta trovando sempre più a suo agio anche sul veloce, come testimoniano i quarti di finale e la semifinale raggiunti quest’anno rispettivamente a Miami e Indian Wells.
Piero Vassallo

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