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Al Queen’s vince Kyrgios ma Murray è sulla strada giusta

Era la partita più attesa, quasi come una finale, pur essendo un primo turno. Gli occhi del Centrale e del mondo tennistico era tutti puntati su Londra ed è naturale quando a fare il suo ritorno in scena è un signore che, proprio qui al Queen’s, detiene il record di vittorie (5) e manca sul circuito dalla sconfitta a Wimbledon dello scorso anno per mano di Sam Querrey. Aveva, certo, provato a forzare i tempi, Andy Murray, cercando di essere già pronto per Brisbane, a Gennaio, forse per motivi di sponsor, ma era stato costretto a dare forfait e ascoltare il suo corpo, lui che sul gioco fisico ha costruito un’intera carriera. È diventata partita ancora più attesa quando il sorteggio ha affiancato al suo nome quello del bad boy Nick Kyrgios; test difficile, ma interessante per Muzza, costretto subito, nei suoi primi due giochi, ai vantaggi e ad annullare altrettante palle break, riuscendoci con totale calma e compostezza. Stessa cosa non si può dire per l’australiano, che, sotto 2-3, impazzisce come suo solito e ai chiari segni di nervosismo e dialoghi con sé stesso accompagna due doppi falli di fila, con la seconda sui 200 km/h, cede la battuta e conseguentemente il parziale. Scoppiettante l’avvio di secondo set, in cui sembra essere Nick quello pronto a scappar via: tra un tweener e l’altro brekka due volte, ma entrambe viene ripreso, continuando a mostrare una notevole sufficienza nel giocare i colpi. Fatica lo scozzese a contenere l’estro del giovane e, nonostante riesca ad approdare al tie-break e a recuperare un minibreak perso al termine di uno scambio lunghissimo, viene fulminato da un dritto a tutto braccio che permette all’australiano di ristabilire i conti. Andy inizia, allora, a toccarsi ripetutamente la schiena, del resto il match è stato faticoso e fare allenamento non è la stessa cosa di giocare a livello agonistico, specialmente se le tue energie mentali devono fare i conti con la gestione dei tuoi momenti e lo show che avviene dall’altra parte della rete. Difficilissimo sbrogliare l’equilibrio, tuttavia, dato che anche Nick, a detta sua, accusa lievi problemi fisici. Più passano i minuti, più aumenta la stanchezza e cala la lucidità: i punti sono estremamente lottati, ma nessuno sembra scalfire il servizio altrui. Almeno fino al decimo gioco, quando la corazzata scozzese inizia a dare segni di cedimento e Kyrgios ottiene i primi due match point, che però vanifica. La resa definitiva arriva con il doppio fallo del dodicesimo gioco, sul terzo match point australiano, che con oggi ha battuto almeno una volta tutti i “Big Four”. Al di là della sconfitta, buone sensazioni per Muzza, è normale che più la partita andava avanti, meno chance aveva di portarla a casa. Ha comunque mostrato, inizialmente, buona corsa e buona mano; è ancora molta la strada da fare, ma sembra essere quella giusta.
Ad aprire la giornata ci aveva pensato Grigor Dimitrov. Il bulgaro è stato autore dell’ennesima prestazione altalenante e, dopo aver vinto il primo set, ha fatto l’impossibile per far rientrare in partita il suo avversario, Dzumhur che era riuscito a portare in cascina il tiebreak del secondo ed andare avanti di un break nel terzo, prima di essere recuperato e sconfitto. Vittorie agevoli per Nole Djokovic, Edmund, Chardy e Raonic, quest’ultimo usufruendo del ritiro di Bhambri nel secondo set.
Escono a sorpresa il bombardiere Anderson, contro Leonardo Mayer, perdendo proprio quei tiebreak che di solito sono suo terreno di caccia ideale, e Thomas Berdych, che ha giocato veramente male contro Benneteau.
Il campione in carica, Feliciano Lopez butta fuori in tre set David Goffin, dimostrando di avere ancora molto da dire e iniziando la sua marcia di difesa del titolo. Deve invece fare gli straordinari Mannarino, che subisce anche un sonoro 6-0, ma alla fine passa il turno.

 

Primo turno

F. Lopez b. D. Goffin 6-3 6-7(7) 6-3
M. Raonic b. Y. Bhambri 6-1 3-1 rit.
N. Kyrgios b. A. Murray 2-6 7-6(4) 7-5
[7] K. Edmund b. R. Harris 7-6(4) 6-4
J. Chardy b. T. Smyczek 6-2 6-4
L. Mayer b. [3] K. Anderson 7-6(4) 4-6 7-6(3)
J. Benneteau b. T. Berdych 7-5 3-6 6-3
A. Mannarino b. [WC] D. Evans 6-4 0-6 7-5
[WC] N. Djokovic b. J. Millman [Q] 6-2 6-1
[2] G. Dimitrov b. D. Dzumhur 6-3 6-7(4) 6-4

Giovanni Putaro

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