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Kvitova infinita: la ceca trionfa anche a Madrid

[10] P. Kvitova b. K. Bertens 7-6(6) 4-6 6-3

Petra Kvitova è incredibile, ormai non riusciamo più a trovare aggettivi per descriverla. Stanca, quasi senza più energie, eppure è stata in grado di trionfare per la quarta volta in questo 2018 nel WTA Premier Mandatory di Madrid

Un match durissimo, conclusosi in due ore e tre quarti di gioco dove Kvitova è stata presa per sfinimento dall’enorme solidità della sua avversaria, un po’ traballante in un paio di circostanze ma nel complesso autrice della partita perfetta. Rapidità nei movimenti, varietà al servizio, difese continue da fondo campo sempre a portare Petra a colpire un colpo in più, sempre a portarla un passo più vicino all’errore. Il primo set è stato durissimo per entrambe ma se Bertens non ne ha risentito più di tanto giocando un secondo parziale immacolato alla battuta, Kvitova al contrario andava ancor più alla ricerca della chiusura del punto.

La ceca era, probabilmente, alla quinta partita in cui la spia della riserva nel computo delle energie era accesa e stasera è stato quasi un miracolo vederla resistere così a lungo. Il primo set l’ha vinto di pura determinazione, approfittando inizialmente di un passaggio a vuoto dell’avversaria sulla palla game del 4-2 quando ha steccato un rovescio, il colpo apparentemente più solido almeno in fase difensiva, e poi nel tie-break ha prima mancato due set point dal 6-4 ma sul 6-6 ha trovato il punto forse più bello della partita per andare 7-6 e poi chiudere la frazione in suo favore. Da lì in avanti, però, diventava un gioco veramente rischioso: accorciare i game, rifiutare spesso di scambiare, segni di fatica fisica sempre più evidenti. Sul 3-3 aveva fatto un mezzo miracolo a rientrare da 0-30, ma dalla palla del 4-3 ha perso completamente il dritto offensivo regalando il 5-3 alla sua avversaria che sul 5-4 e servizio chiudeva il set.

Il terzo set è stato palpitante. Kvitova mancava 3 palle break sull’1-0 ma si salvava ottimamente sul 2-2. Uno 0-30 che sembrava vanificarsi, una palla break salvata da un ace di Bertens, ma sulla seconda arrivava il doppio fallo che ha spezzato in suo favore la partita. Un iniziale controbreak è stato solo il preludio al lupo piu bello della della partita, dove kvitova ha preso un nuovo break prima di chiudere col servizio a disposNon aveva neanche la forza per festeggiare dopo l’ultimo punto, ma ha compiuto una nuova straordinaria impresa. Un anno fa sperava di avere l’ok dai medici per tornare a giocare dopo l’incubo dell’agguato a fine 2016 oggi solleva il quinto titolo dal rientro: questa ragazza è incredibile.

Diego Barbiani

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