Niente da fare per Marco Cecchinato, fuori al secondo turno del BMW Open per mano di Marton Fucsovics. Si ferma dunque a 6 la sua striscia di vittorie sulla terra, dopo il trionfo di Budapest e il primo turno qui a Monaco contro il connazionale Fognini. Ironia della sorte, proprio un ungherese è stato il giustiziere di Marco, che ha retto un set combattuto fino al tie-break e nel quale ha avuto anche un set point, prima di mollare la presa.
D’altronde già martedì sera dopo il match Marco non aveva fatto mistero di essere particolarmente stanco, ed oggi una volta venute meno anche le energie nervose, ha tirato definitivamente i remi in barca.
Peccato, perché il palermitano era partito bene nel primo set, rubando subito il servizio a Fucsovics e volando 3-0. Recuperato il break, l’ungherese aveva anche la possibilità di servire per il set sul 5-4, ma si faceva riacciuffare. Marco sulle ali dell’entusiasmo e del gioco ritrovato conquistava a 0 il game successivo, e al cambio di campo un dritto lungo di Fucsovic gli permetteva di portarsi sul 30-40 e giocarsi così la prima palla del set. Serviva bene però l’ungherese nei punti successivi, rimandando dunque tutto al tie-break.
Cecchinato provava a rimanere aggrappato all’avversario il più possibile, recuperava due mini-break (salvando il primo set point con un bel lob di rovescio all’incrocio delle righe), ma cedeva poi 7-5 sul proprio servizio. Secondo set come detto senza storia, invece. Marco salvava una prima palla break, provava a vincere il game senza riuscirci ed alla seconda occasione Fucsovics brekkava. Di lì a poco un ace sporco avrebbe decretato la fine del match, accompagnata da qualche tiepido applauso all’interno di uno stadio pressoché vuoto.
Fucsovics giocherà nei quarti di finale contro uno dei 4 tedeschi ancora in gara, il ventiduenne Maximilian Marterer, che si è liberato facilmente, anche troppo, della testa di serie numero 3 Schwartzmann. Diego è sembrato ancora a corto di preparazione, oltre che di risultati: dopo la vittoria di inizio febbraio a Rio, l’argentino non ha mai più vinto due partite di fila (Davis esclusa).
L’ultimo quarto di finale sarà invece quello tra l’idolo di casa Philipp Kohlschreiber – doppio 6-2 senza storia al connazionale Zverev (Mischa) – e lo spagnolo Bautista Agut, che ha avuto la meglio sul norvegese Casper Ruud.
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