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ATP Istanbul: prima finale per Jaziri, troverà Taro Daniel

Ha dovuto attendere un’intera carriera e le 34 primavere Malek Jaziri ma alla fine ce l’ha fatta ad arrivare a disputare una finale ATP. Per tre volte si era fermato in semifinale, una appena un paio di mesi fa a Dubai, quando Bautista Agut non si impietosì e lo trattò come Anderson a WInston Salem nel 2015 e come Seppi a Mosca nel 2012. Stavolta è toccato a lui essere impietoso con il suo avversario, un Laslo Djiere probabilmente stremato dopo la fatica-record di ieri contro Lorenzi. Sta di fatto che non c’è stata partita, il tunisino è scappato subito sul 3-0, ha subito un abbozzo di ritorno sul 3-2 ma è rimasto avanti e ha chiuso il primo set dopo un estenuante nono game, quando ha dovuto annullare anche tre palle per il contro break.
Djiere ha tenuto un altro paio di game ma subito un altro break al terzo ha giocato giusto per professionalità, così Jaziri ha dovuto fare i conti con la propria emozione più che con l’avversario. M ail serbo davvero non ne aveva più, ha ceduto ancora il servizio nel settimo game e ha assistito alla giusta commozione del rivale.

In finale Jaziri ha raggiunto Taro Daniel, anche lui alla prima finale della sua carriera. Il giapponese ci arriva però dopo aver vinto la sua prima semifinale in un circuito ATP e dopo una dura lotta contro Chardy che, come facilmente prevedibile, ci siamo riusciti anche noi, ha faticato a sfondare il muro di Daniel. Il giapponese che quest’anno ha battuto Djokovic è uscito vincitore di una dura battaglia durata più di due ore e mezza con un terzo set che si è deciso nella parte centrale, quando i due hanno giocato tre game lunghissimi dai quali alla fine è uscito vincente Taro. Il giapponese in conferenza stampa ci ha tenuto a precisare che “non sono Federer, non ho la sua varietà di gioco e quindi devo sempre lottare duramente”. Un po’ l’avevamo intuito.

Semifinali

T. Daniel b. J. Chardy 6-3 4-6 6-4
M. Jaziri b. L. Djere 6-3 6-2

Evaristo Desio

Grandissimo conoscitore di tennis, guardato e giocato. Lui ha tanti segreti ma il tennis non ne ha per lui. Veramente: se trovate qualcuno di più bravo segnalatecelo.

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Evaristo Desio

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