Il torneo di Lugano, alla prima giornata veramente piacevole dal punto di vista climatico, sta mostrando tutto il suo valore a livello panoramico con le alpi innevate a far da contorno ai campi da tennis che, in attesa delle semifinali nel pomeriggio, stanno dando enorme risalto al cammino delle giocatrici bielorusse.
Aryna Sabalenka e Vera Lapko, entrambe nate nel 1998, sono arrivate fino alle semifinali con due percorsi diversi ma molto significativi: la prima è al primo tabellone principale WTA in carriera sulla terra, superficie che le sta dando buone indicazioni dopo il successo in 3 set all’esordio contro Mihaela Buzarnescu e le nette affermazioni ai danni di Polona Hercog e Camila Giorgi. La seconda è arrivata a 5 successi consecutivi (partendo dalle qualificazioni) e in caso di finale sarà praticamente certa di aver ottenuto il pass per il tabellone principale del Roland Garros. Oltretutto, Lapko e Sabalenka sono anche in gara nel tabellone di doppio dove hanno raggiunto, anche lì, le semifinali. Difficile che giocheranno, visto che oggi saranno chiamate al doppio turno in singolare, ma la settimana fin qui è di livello super.
Sabalenka, che grazie al 6-3 6-0 di oggi contro Giorgi diventerà numero 1 del proprio paese da lunedì prossimo, ha sempre fatto partita di testa prendendo il largo sull’1-0 con un doppio fallo di Giorgi sulla palla break e portando a casa un turno di battuta neanche troppo complicato. Da lì l’azzurra ha vinto pochissimi punti i risposta, con il rammarico più grande che è tutto nel quinto game dove Aryna la stava aiutando con due doppi falli consecutivi che dal 15-0 l’avevano portata sul 15-30, ma non è mai riuscita a far partire lo scambio, alle volte esagerando con l’aggressività e in altre non contenendo la potenza del servizio avversario.
Era una sfida tra due giocatrici che non hanno grande varietà, facendo del rischio e dell’aggressività una sorta di mantra, eppure Sabalenka ha fatto vedere che quando può avanzare per chiudere i punti a rete sta lavorando (come già ci aveva raccontato in esclusiva a Indian Wells) per migliorare posizionamento e colpi al volo, per non rimanere una giocatrice che attua soltanto uno schema di gioco. Giorgi avrebbe dovuto tener viva la contesa all’inizio della seconda frazione, ma nel suo gioco non c’era la chiave per uscire vincitrice dagli scambi ad alto ritmo imposti dalla bielorussa, quando questa non trovava vincenti (o errori) nei primi colpi. Una versione ben diversa rispetto all’azzurra vista in campo nei primi turni, ma era abbastanza prevedibile: le vittorie sulla terra battuta contro Kristyna Pliskova e Alison Van Uytvanck, al di là del punteggio finale, vogliono dire poco della condizione di Camila. Sul tennis c’è ben poco da dire: quel gioco sembra perfetto quando attuato al suo massimo e sembra “esagerato” quando tutto va storto, ma ormai va valutato anche in base all’avversaria che c’è di fronte e Sabalenka è una che alza tanto il livello della competizione e può essere destinata ai piani molto alti del ranking femminile, cosa che molto probabilmente non sarà per la ceca e la belga.
Lapko, invece, ha eliminato un’altra belga: Kristen Flipkens. 6-4 7-6(4) il punteggio finale con tanto bel gioco soprattutto dal lato del dritto: potevano esserci alti e bassi, ma quasi tutte le volte in cui il colpo era “on” (non poche) risultava decisivo nell’andamento dello scambio. Grande aiuto anche dal servizio, soprattutto dal suo lato destro del campo dove variava molto bene traiettorie potenti a quelle più strette e lavorate.
Nel terzo quarto di finale c’è stata la seconda maratona consecutiva vinta da Elise Mertens che trova la prima semifinale dall’Australian Open: 6-4 5-7 7-6(0) il punteggio della sua partita contro Mona Barthel, che nel primo set era avanti 3-0 e nel set finale 4-2.
Risultati
A. Sabalenka b. C. Giorgi 6-3 6-0
[Q] V. Lapko b. K. Flipkens 6-4 7-6(4)
[2] E. Mertens b. M. Barthel 6-4 5-7 7-6(0)
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