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Scoppia il caso-Brengle: la statunitense denuncia la WTA e la ITF

Madison Brengle, tennista statunitense classe 1990 e attualmente numero 83 del ranking WTA, ha presentato assieme al suo avvocato una denuncia ai danni della WTA e dell’ITF. Il motivo di questa decisione è, secondo quanto riportato nel comunicato diramato nella serata italiana di lunedì, la completa noncuranza da parte dei due organi che guidano il circuito a livello femminile di una rara malattia che l’avrebbe indebolita dopo i continui controlli del sangue nel normale rito del test anti-doping.

La prima parte del comunicato dice: A seguito del continuo maltrattamento […] Madison Brengle ha quest oggi esposto denuncia verso la WTA e la ITF cercando protezione dal loro continuo abuso nell’amministrazione del controllo anti-doping. Brengle, che non è mai stata testata positiva ad alcuna sostanza proibita e non ha mai mancato un solo test antidoping, è stata più volte soggetto di test del sangue per venipuntura nonostante soffra di una rara condizione medica che è stata esposta pienamente alle autorità del tennis. Queste hanno ignorato l’esistenza della sua condizione medica e hanno rifiutato di provvedere a test alternativi o a sistemazioni mediche, sottoponendo invece Brengle a dei test che ne hanno causato il forfait dai tornei e ora si manifestano in un continuo gonfiamento del volto e indebolimento del braccio con cui serve e la mano con cui gioca (la destra, nda). Le autorità tennistiche sono state di recente a casa di Brengle e l’hanno minacciata di sottoporla a un nuovo test di venipuntura. Brengle continua a soffrire per le conseguenze del fallimento del rispetto della sua condizione da parte delle autorità tennistiche secondo i loro obblighi di salvaguardare la salute e il benessere dell’atleta mentre lei sta anche contendendo con la minaccia di un nuovo abuso.

Queste le dichiarazioni della giocatrice: “Ho intrapreso questa azione perché voglio spingere coloro che controllano lo sport che amo a capire che i giocatori non sono oggetti ma devono essere trattati con dignità e rispetto. L’incontrollata autorità degli ufficiali nel sottoporre gli atleti al genere di abusi che ho subito io non può essere tollerata: i giocatori e le giocatrici devono aver modo di esprimersi per quello che riguarda la propria salute”.

Infine, il comunicato conclude così: Mentre Brengle sta facendo progressi per aggiustare il suo gioco in base alle conseguenze emerse a causa delle autorità del tennis, chi gestisce il tennis femminile continua senza freni il loro controllo sulle giocatrici.

Diego Barbiani

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