Featured

ATP Marrakech: il ritorno di Andujar, finale contro Edmund

La pioggia di venerdì è stata almeno equanime: tutti i quattro semifinalisti avrebbero infatti dovuto fare gli straordinari giocando prima in mattinata e poi nel pomeriggio, se volevano guadagnarsi la finale. Questo non ha potuto che dare un vantaggio a chi fisicamente sta un po’ meglio e non è forse un caso se alla fine sono emersi il giovane Edmund e uno che stavamo quasi per dimenticare, che avevamo dimenticato e che è bello ritrovare al tennis, Pablo Andujar.

Nel caso dello spagnolo non sarà secondario il tabellone favorevole ma per uno che nell’ultimo anno ha giocato appena quattro partite nel circuito ATP la finale di Marrakech deve avere lo stesso valore più o meno del Roland Garros. E Andujar che due mesi fa era 1821 (milleottocentoventuno) del ranking ATP può festeggiare la sua ottava finale ATP, a tre anni di distanza dall’ultima, quella di Barcellona contro Kei Nishikori. Lo spagnolo ha avuto un percorso abbastanza accidentato, se si esclude una sorta di bye contro Arnaboldi, ma contro Sousa è stato ben più reattivo e pronto del portoghese che evidentemente aveva recuperato poco, dopo la vittoria contro Basilashvili. Ma non può certo accampare scuse di questo tipo Sousa perché ilq uarto di Andujar è durato un’ora in più ed il terzo set è stato ben più tirato di quello di Sousa. Insomma il duplice 6-4 con cui Andujar è arrivato in finale è figlio della straordinaria motivazione dello spagnolo più che di una migliore condizione fisica.

Tra lo spagnolo e il quinto titolo è rimasto Edmund, che dopo l’exploit di Melbourne ha giocato solo due partite, perdendole. A Marrakech l’inglese non ha fatto nulla di straordinario ma quel poco è stato sufficiente per permettergli di arrivare in finale senza soffrire mai e giocando pochissimo. I 7 game che gli ha tolto Gasquet rappresentano il massimo che è riuscito a fare un avversario dell’inglese che dopo il ritiro di Vesely ha concesso sei game ad Albot e tre a Jaziri. Gasquet ha lottato un po’ all’inizio del primo set, un altro po’ alla fine del secondo ma mai è sembrato poter, o avere voglia di, cambiare il corso di una partita scontata.

Finale quindi sorprendente e difficilmente troveremo questi due tra i protagonisti della stagione sul rosso che ci condurrà fino al Roland Garros ma non serve essere Nadal per scrivere una bella storia.

 

Quarti di finale

[PR] P. Andujar b.  [Q] A. Vatunin 6-4 5-7 6-3
J. Sousa b. N. Basilashvili 6-2 4-6 6-4
[4] R. Gasquet b. Simon 6-2 7-6(4)
[2] K. Edmund b. [WC] M. Jaziri 6-2 6-1

 

Semifinali

[PR] P. Andujar b. J. Sousa 6-4 6-4
[2] K. Edmund b. [4] R. Gasquet 6-3 6-4

Evaristo Desio

Grandissimo conoscitore di tennis, guardato e giocato. Lui ha tanti segreti ma il tennis non ne ha per lui. Veramente: se trovate qualcuno di più bravo segnalatecelo.

Share
Published by
Evaristo Desio

Recent Posts

Pagellone WTA: Sabalenka e Paolini leader, ma la lode (alla carriera) va a Kerber

Come sempre, a Natale si è tutti più buoni. Per cui, senza troppo indulgiare oltre,…

2 giorni ago

Auguri a Gianni Morandi, eterno ragazzo che amava il tennis

di Salvatore Sodano C'era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e…

2 settimane ago

Swiatek: “Ho ricevuto supporto da tante. Dura paragonare me con Sinner o Halep”

Iga Swiatek è stata protagonista di intervista con Anita Werner a 'Fakty po Faktach" (Il…

2 settimane ago

L’Italia si prende tutto, anche le Finals 8 di Davis Cup!

La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e l’ITF (International Tennis Federation) sono liete di…

3 settimane ago

Ranking ATP/WTA: Sinner, sei mesi da numero 1

Sei mesi da numero uno. Jannik Sinner inizia oggi la ventiseiesima settimana consecutiva in vetta…

3 settimane ago

Halep accusa l’ITIA di doppio standard con Swiatek, ma ci sono pesanti distinguo

Simona Halep non è stata fin qui la sola giocatrice a esprimersi sul caso di…

3 settimane ago