dai nostri inviati a Barcellona
[1] R. Nadal b. [Q] M. Klizan 6-0 7-5 (Simone Milioti)
“Ho un piano di gioco per affrontare Rafa, ma non lo dirò a voi” così in conferenza stampa dopo il suo ottavo di finale si era espresso Martin Klizan, il suo piano di gioco teoricamente c’era, praticamente non sarebbe bastato a estromettere Nadal dal torneo, ma quantomeno ha regalato un secondo set emozionante nel finale.
Il piano di gioco probabilmente prevedeva quello di tirare mazzate di dritto e ogni tanto, alla scordata, provare ad uscirsene dallo scambio con una elegante ed efficiente palla corta. Purtroppo per lo slovacco Nadal è partito a mille e il break che lo spagnolo ha ottenuto subito ha messo Klizan in una scomoda situazione in cui non aveva margine se non quello di rischiare senza poter attendere o provare. Ovviamente questa situazione non l’ha facilitato, valanghe di errori di rovescio – che era il colpo che aveva funzionato meglio contro Djokovic – e un paio di palle corte buttate di là alla merce di Rafa che senza troppi complimenti brutalmente chiudeva il primo parziale per 6-0 grazie al doppio fallo commesso da Klizan proprio sul set point.
Nel secondo Klizan ottiene il break e curiosamente, proprio dopo il cambio palle, lo slovacco tiene senza grossi problemi il servizio, confermando il break. Adesso è facile basterà resistere per quattro volte all’assedio dello spagnolo che tenterà in ogni modo di tirar giù le sicurezze al servizio dello slovacco. La partita si accende perché Klizan botta tremenda dopo botta tremenda riesce a mantenere il prezioso gioco di vantaggio. Il dritto è letale solo se tirato a tutta, la palla corta adesso è giocata più coscienziosamente, una addirittura accenna a tornare indietro, ma Nadal comunque resta attaccato e sotto 4-5, quando Klizan va a servire per il set, piazza il break che rimette la partita in pari. Klizan purtroppo ha avvertito la pressione, o giocava vincente o Nadal lo costringeva all’errore per esasperazione. Sui due set point Klizan ha sbagliato subito il colpo dopo il servizio, segno che non si sentiva sicuro. Una volta recuperato il break per Nadal la situazione si è capovolta e Klizan sembrava non aver più tanta voglia di lottare, cercava di uscire dallo scambio rispolverando qualcuna di quelle palle corte giocate proprio male e nel momento sbagliato. Nadal ha dovuto logorare soltanto un altro po’ il proprio avversario prima di chiudere definitivamente i conti per sette giochi a cinque, evitando il tie-break.
[5] P. Carreno-Busta b. [2] G. Dimitrov 6-3 7-6(4) (Salvatore de Simone)
Dopo Thiem anche Grigor Dimitrov saluta Barcellona e pure l’eliminazione del bulgaro non è una gran sorpresa; d’altronde nel turno precedente aveva sofferto le pene dell’inferno contro Jaziri salvandosi per il rotto della cuffia e Carreno-Busta è a sua volta un ottimo regolarista che si trova a suo agio sul rosso e che oggi dalla sua ha avuto anche il pubblico e che in passato aveva già avuto la meglio un paio di volte sul più quotato avversario. Paradossalmente Dimitrov oggi ha giocato un po’ meglio rispetto ai suoi match precedenti in terra catalana ma non è bastato perché lo sfidante è stato indubbiamente superiore nei momenti delicati.
Che per il bulgaro sarebbe stata dura lo si è capito già dall’inizio della partita in cui ha subìto un break al primo game: un primo set piuttosto strano in cui Dimitrov ha poi recuperato per due volte la battuta ma che non è stato in grado di farlo sul 4-3 suggellato da uno smash dello spagnolo dopo una gran bella vole’: il numero 2 del tabellone non ha saputo stavolta reagire e Carreno con un diritto vincente ha realizzato un ulteriore break incamerando anche il parziale.
Più equilibrato ai servizi il secondo set, in cui le uniche due occasioni le ha avute Dimitrov sull’1-1 non riuscendo a capitalizzarle a causa di un rovescio a rete e di una gran palla corta dello spagnolo. Arrivati al tie-break di nuovo però il bulgaro ha avuto un black-out di cui Carreno ha saputo approfittare con un diritto vincente: dopo aver buttato a rete un diritto al volo Dimitrov si è innervosito avendo un piccolo battibecco sia con il giudice di sedia Bernandes sia con l’avversario; fischiato dal pubblico (il quale bisogna dire durante il match ha più volte incoraggiato il numero 7 del mondo) Dimitrov ha annullato un match point ma è riuscito stavolta a recuperare spedendo fuori un diritto e facendo così volare in semifinale lo sfidante.
Il bulgaro ha dunque nuovamente deluso le aspettative; almeno per il momento sulla terra rossa non riesce ad ingranare e non smebra certo uno dei tennisti che possono dare fastidio a Nadal nella rimanente parte di stagione sulla terra battuta. Da parte sua Pablo Carreno-Busta è stato, dopo i due controbreak del primo parziale, quasi impeccabile e ha meritato la vittoria con un tennis solido ma a volte anche non disprezzabile dal punto di vista estetico come ha dimostrato con qualche pregevole drop shot e alcuni bei vincenti di diritto e rovescio lungolinea.
S. Tsitsipas b. [3] D. Thiem 6-3 6-2 (Simone Milioti)
Il primo quarto di finale del 500 di Barcellona ha avuto un esito sorprendente, sconfitto il finalista dello scorso anno e numero tre del seeding, Dominic Thiem, battuto da un ispiratissimo Stefanos Tsitsipas. Il greco dopo un inizio di partita lento, in cui era andato sotto di un break, ha rimontato vincendo 11 degli ultimi 13 game disputati.
A sorprendere non è tanto la sconfitta in sé dell’austriaco, ci poteva stare contro un giocatore che comunque sta giocando un ottimo torneo. La sorpresa vera consiste nello strapotere del tennista greco che non ha mai dato possibilità al suo avversario di provare a rimettersi in partita. Solo un break subito da Tsitsipas nel primo gioco dell’incontro, per il resto mai neppure concesso un’ulteriore possibilità di break all’avversario.
Thiem aveva allungato subito sul 3-1 nel primo set, Tsitsipas fin lì era sembrato ancora un po’ freddo, come se non si fosse scaldato bene, poche prime in campo e parecchi rovesci steccati o addirittura mancati. Al resto ci ha pensato Thiem che nei due game in cui ha concesso la parità nel primo set alla fine ha sempre concesso il break. Cinque giochi di fila per Tsitsipas dall’1-3 sotto che gli sono valsi il primo parziale. Nel secondo Thiem non ha mai provato a invertire la situazione, male col servizio oggi 4 doppi falli e 35% di punti vinti con la seconda. L’equilibrio è durato sino al due pari, due game al servizio stranamente tenuti a zero per Dominic. Poi il greco ha ripreso a martellare l’austriaco col dritto, un’infinità di vincenti con questo colpo oggi, e semifinale raggiunta con pieno merito in appena un’ora e venti minuti di gioco.
[4] D. Goffin vs [8] R. Bautista Agut 6-7(3) 6-2 6-2 (Salvatore de Simone)
La partita più combattuta della giornata barcellonese si è vista alla fine: David Goffin batte Bautista Agut e domani proverà almeno a infastidire l’idolo di casa (che vincere è un po’ difficile). Il belga ha saputo mantenere i nervi a posto dopo aver perso il primo parziale al tie-break set che lo spagnolo poteva far suo anche prima se non avesse tremato sul 5-4 e servizio a favore consentendo all’avversario di ritornare. In ogni caso Goffin si è subito ripreso e non ha più sbagliato nulla negli altri due parziali in cui ha concesso solo una palla preak nel terzo: salvata quella il piccolo David è filato come un treno fino ad incamerare con autorià il match con un game a zero. Vedremo domani come tenterà di salvarsi dalla furia demolitrice del numero 1 del mondo.
Risultati quarti di finale:
S. Tsitsipas b. [3] D. Thiem 6-3 6-2
[5] P. Carreno-Busta b. [2] G. Dimitrov 6-3 7-6(4)
[1] R. Nadal b. [Q] M. Klizan 6-0 7-5
[4] D. Goffin vs [8] R. Bautista Agut 6-7(3) 6-2 6-2
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