Trionfo di Fabio Fognini al torneo Atp di San Paolo, in Brasile. Il ligure ha battuto in tre set, in rimonta, il cileno Nicolas Jarry. L’azzurro ha avuto la meglio in un’ora e 33 di gioco, con il punteggio di 1-6 6-1 6-4. Fognini ha dedicato la sua vittoria a Davide Astori, il capitano della Fiorentina, morto oggi ad Udine.
Con questa vittoria Fabio Fognini scala ancora il ranking spingendosi fino alla posizione n.19 (ritrova la top 20 per la prima volta dal febbraio 2015) , sfatando inoltre quello che per gli italiani sembrava un tabù dopo le sconfitte tutte in finale di Filippo Volandri, Paolo Lorenzi e Luca Vanni. Il ventiduenne cileno ha sicuramente dovuto superare più ostacoli durante il suo percorso qui in Brasile: dopo aver sconfitto Lajovic, ha superato anche Pella e Ramos (rispettivamente numeri 6 e 1 del seeding), arrivando poi in finale mandando a casa anche Zeballos. Fognini ha invece intrapreso una strada più semplice, partendo dal bye ha vinto con Domingues, Gracia-Lopez e Cuevas (che veniva da una striscia di sedici vittorie a San Paolo) sempre in due set e con una certa facilità.
I due non si erano mai affrontati e probabilmente in molti avrebbero potuto notarlo dalla partenza shock di Fognini che è andato subito sotto 3-0 con un parziale di 13 punti a 0. Inizialmente è apparso fermo e quasi svogliato, oltre che indeciso sul da farsi in risposta alla battuta di Jarry che lo ha messo in difficoltà per l’altezza del rimbalzo (dobbiamo ricordarci che qui siamo in altura), facendo giocare Fabio quattro o cinque metri lontano dalla riga di fondo. Il cileno si è sentito libero di entrare con i piedi nel campo in numerose occasioni, mentre Fognini continuava a faticare e il primo set filava via liscio in soli 21 minuti con il punteggio di 6-1. Nel secondo l’italiano comincia bene e, fatta eccezione per la palla break concessa sullo 0-0, strappa il servizio a 15 all’avversario e indirizza il set dalla sua parte, prima di un secondo break concretizzato alla quarta occasione sul 4-1.
L’inizio del terzo sembra la fotocopia di quello del secondo, con un altro break a favore Fognini che, dopo essersi trovato 2-0, subisce però il rientro in partita di Jarry che non si è lasciato abbattere ma, anzi, ha alzato il livello di gioco. Nel finale tuttavia Fabio è stato superiore grazie al game vinto in risposta sul 4-3 per lui che gli ha permesso poi di andare a servire per il torneo. Tuttavia bisogna complimentarsi con Nicholas Jarry che ha giocato una grande partita, senza paura nonostante fosse la sua prima finale in un torneo ATP, e mostrando grandi qualità (tra i tanti vincenti per esempio ha lasciato impietriti tutti nell’ultimo game un back di dritto imprendibilea 150 km/h, che ricordava quasi i fake shot di Roger Federer): probabilmente lo ritroveremo più in alto nel ranking. Per Fognini è il sesto titolo ATP in carriera, tutti su terra, anche se pochi giorni fa annunciato che la sua preparazione dall’anno prossimo non prevederà i tornei in terra della stagione sudamericana.