[WC] P. Kvitova b. [5] J. Goerges 7-5 4-6 6-2
63 partite vinte, 27 quelle perse. Questo è il record in carriera di Petra Kvitova sui campi indoor, il migliore in assoluto tra le giocatrici WTA in attività. La ceca si trova veramente bene e viene da pensare soprattutto alle tantissime partite vinte in Fed Cup: 20 su 21 tra il 2011 e il 2015.
Sono le condizioni in cui è nata e cresciuta, in Repubblica Ceca, dove i migliori atleti e atlete si allenano sui campi del centro federale di Prostejov e dove le superfici (come quella di Ostrava, sempre sotto giudizio quando viene scelta per ospitare partite di Coppa Davis e Fed Cup) sono sempre molto, molto veloci. Il suo tennis va a nozze, anche perché in queste circostanze c’è ben poco da pensare e, detto semplicemente, molto più da agire. Non c’è tempo per scambiare, ma solo di lasciare andare il braccio e tirare fuori dal cilindro quei colpi che tanto lasciano a bocca aperta i fan.
È una Kvitova di grande spessore quella vista fin qui per quasi tutta la settimana, tolta giusta la versione che ha ceduto 6-1 il secondo set contro Irina Camelia Begu. Per il resto gli score recitavano, fino a oggi: 6-2 6-0, 6-3 6-1, 6-0 6-2. Sta giocando con una fasciatura sull’addome per qualche dolore accusato a inizio settimana, ma probabilmente questo non fa altro che spingerla ad accelerare. Ieri diceva: “Mi sono svegliata che mi sentivo una sessantenne”. Eppure contro Jelena Ostapenko ha tirato fuori una partita fantastica.
Oggi, contro Julia Goerges, una partita di tutt’altro livello perché contro aveva forse la migliore giocatrice di questo inizio di 2018 (escluse Caroline Wozniacki e Simona Halep). I primi game sono stati dominati dai grandi servizi. Kvitova faceva più male, con questo colpo, perché dava l’idea di essere inviolabile, anche quando sul 3-3 ha ripreso un game da 0-40 servendo 2 ace e mettendo solo prime. Un nuovo passaggio a vuoto stava invece per complicare tutto, ma sul 5-4 e servizio Goerges non ha chiuso il parziale mancando qualche rovescio di troppo. Passato il momento, Kvitova è tornata a martellare e approfittando del secondo momento complicato della tedesca ha spinto per trovare il punto che è valso il set con uno scambio condotto sulla diagonale mancina dove ha colpito continuamente il rovescio dell’avversaria fino a farla cedere.
Proprio cercare il rovescio difensivo era una delle tattiche migliori. Da quel lato Goerges fa un po’ più fatica (anche se in questo momento così speciale per lei la differenza tra i due fondamentali si era molto assottigliata) e Kvitova è stata brava a riprendere in mano la situazione andando molto più spesso a colpire lì.
Nel secondo parziale Goerges ha fatto molta più attenzione alla battuta e conquistato il break sul 2-2 ha poi controllato molto bene ogni game al servizio senza concedere più chance, chiudendo sul 5-4 e rinviando tutto al set decisivo. L’effetto positivo però è stato subito smorzato da un’ottima partenza della ceca, che dopo aver tenuto la battuta è salita 15-40 e alla seconda chance ha investito la tedesca con una risposta molto potente e centrale dove Goerges non aveva ancora finito il movimento del servizio. L’allungo è stato confermato a da lì in avanti è stata lei ad avere le maggiori chance di ottenere un nuovo break, concretizzato poi sul 5-2 per la fine dell’incontro. Domani, in finale, la chance di vincere il primo titolo da Birmingham 2017, il primo indoor dalla Fed Cup 2015.
[4] K. Mladenovic b. [8] D. Kasatkina 3-6 6-3 6-2
Kristina Mladenovic torna in una finale WTA. La francese, reduce da 15 sconfitte consecutive, ha saputo sbloccarsi proprio dove un anno fa ha vinto il primo titolo del circuito maggiore con le vittorie contro Dominika Cibulkova e Katerina Siniakova. Oggi la più difficile delle 3, maturata in rimonta contro Daria Kasatkina che ieri si era resa protagonista dell’exploit contro Caroline Wozniacki.
3-6 6-3 6-2 l’esito della partita odierna maturato soprattutto grazie al calo della russa che è sparita dal campo dando modo alla francese di trovare più serenità dopo un inizio molto complicato. Nel primo set ci sono stati 8 doppi falli, numerosi dritti mancati, fattore che stava continuando anche nel secondo set quando ha cominciato con due turni di battuta ceduti consecutivamente. Kasatkina però, che nonostante il vantaggio non aveva mai dimostrato freddezza nell’allungare, anche nel secondo set. Mladenovic è stata molto brava a scuotersi e ad aggiustare i vari colpi trovando sempre più pericolosità fino a vincere 5 degli ultimi 6 game del secondo set.
Kasatkina è andata in confusione, scivolando velocemente sotto 0-3 e doppio break per l’avversaria anche nel parziale decisivo. Mladenovic non ha confermato il servizio e con una buona reazione Kasatkina si è rifatta pericolosamente sotto fino al 2-3 0-30. Da lì però Mladenovic si è tolta con coraggio dalle sabbie mobili, trovando un nuovo break e chiudendo con più sicurezza la partita.
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