Diamo i Numeri

Statistiche della settimana: la favola di Federer è senza fine, col sesto trionfo è Re anche in Australia

Roger Federer realizza l’ennesima magia, vincendo in Australia il suo ventesimo Slam dopo un percorso che se alla vigilia sembrava pieno di insidie, si è trasformato in un campo di margherite al punto che l’unico avversario compreso tra le prime 16 teste di serie (Cilic numero 6 con cui aveva un bilancio di otto vittorie e una sola sconfitta) se lo è ritrovato in finale dove è approdato senza perdere neanche un set lasciando ai sei avversari incontrati appena 63 game (10,3 in media a testa). Se si pensa che nel torneo dello scorso anno dovette disinnescare in sequenza , dagli ottavi in poi, le mine rappresentate da Berdych – allora numero 10, Nishikori (n.5), Wawrinka (n.4) e Nadal (n.9), la differenza è imbarazzante considerato che la sommatoria delle classifica dei 4 tennisti incontrati quest’anno negli ultimi quattro turni è stata era 164: Fucsovics (80), Berdych (20), Chung (58) e Cilic (6).

Con la vittoria di domenica Federer conquista l’ennesimo record che apparteneva a Djokovic: diventa leader nella classifica dei vincitori anche nello Slam australiano aggiungendo questo primato a quelli di Wimbledon e US Open:

Grazie a Federer si perpetua la dinastia dei Fab Four (che negli archivi del tennis esistono ancora). Diventano 47 i loro successi nelle ultime 52 edizioni di Slam disputate a partire dal Roland Garros 2005 il che, man mano che passa il tempo, ingigantisce il valore delle imprese degli unici tre tennisti che in questi 13 anni hanno osato credere di potercela fare: Del Potro (US Open 2009), Wawrinka (Australian Open 2014, Roland Garros 2015 e US Open 2016 ) e Cilic (US Open 2014) che oltre a queste vittorie hanno messo in cascina anche tre finali (Wawrinka al Roland Garros 2017 e Cilic a Wimbledon 2017 e agli Australian Open della scorsa settimana).

Nonostante tutto, l’onda del cambiamento avanza inesorabilmente come dimostra la semifinale raggiunta in contemporanea da due under 23 che hanno determinato le due maggiori sorprese del torneo dando indirettamente una bella mano a Federer: il britannico Edmund (classe ’95) che nei quarti ha raccolto, tra gli altri, lo scalpo di uno dei maggiori favoriti alla vigilia, il bulgaro Dimitrov, e il coreano Chung (classe ’96) che al terzo turno ha eliminato dal torneo il principe della Next Gen, Alexander Zverev (testa di serie numero 4) oltre all’ex numero 1 Djokovic negli ottavi. La vittoria ottenuta alle Next Finals di Milano alla fine della scorsa stagione ha favorito un netto salto di qualità da parte del tennista coreano che nel suo Paese è già, a 21 anni, il numero uno di sempre soppiantando Lee Hyung-taik, il cui best ranking al n.36 resisteva dal 2007 .

Chung benchè sia molto indietro rispetto ad Alexander Zverev per classifica (29 rispetto a 5) e per tornei vinti finora (1 a 6), è avanti al tedesco per taluni aspetti sicuramente significativi: è uscito vincitore in entrambi gli scontri diretti fin qui disputati (aveva in precedenza perso a Barcellona 2017) ed ha raggiunto la semifinale all’ottava partecipazione in uno Slam quando il campione tedesco in 11 partecipazioni ha raggiunto solo una volta gli ottavi di finale (Wimbledon 2017).

Statisticamente la presenza in semifinale di due tennisti non compresi nel seeding è una coincidenza rarissima in un Major. In Australia, nell’Era Open , si è registrata soltanto 4 volte. Nel 1999 approdarono in semifinale addirittura in tre non compresi nel seeding. Lo svedese Enqvist si spinse fino alla finale dove dovette inchinarsi allo zar di Russia, Yevgeny Kafelnikov:

Altri numeri:

3 – Le finali Slam disputate da Cilic (vittoria agli US Open 2014 e sonfitte a Wimbledon 2017 e Australian Open 2018) che sale per la prima volta, a 29 anni, sul terzo gradino del podio mondiale

8 – Le finali Slam giocate da Federer e concluse al quinto set: il bilancio è di perfetta parità: 4-4

10 – Gli scontri diretti tra Federer e Cilic. Il bilancio aggiornato è favorevole allo svizzero: 9-1. L’unica sconfitta risale alla semifinale degli Us Open 2014 vinti dal tennista croato

23 – Gli incontri conclusisi al quinto set. Il record del torneo è di 31 e risale al 1998

30 – Le finali Slam disputate da Federer (bilancio 20-10). Al secondo posto c’è Nadal con 23 (16-7)

88 – I tie break giocati. Il record del torneo risale al 2000 (91)

96 – I tornei vinti da Federer in carriera. Di questo passo già quest’anno quota 100 è alla portata dello svizzero e a quel punto il record di Connors (109) non sarà più una chimera

332 – I match vinti da Federer nei tornei Slam. Nadal ha la miglior performance tra i tennisti in attività. Quella assoluta è di Borg con 89,81% (141 vittorie e solo 16 sconfitte)

Giancarlo Di Leva

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