Yuichi Sugita ha battuto Andreas Seppi nel secondo singolare della Coppa Davis valida per il primo turno del World Group 2018. L’incontro è terminato 4-6, 6-2, 6-4, 4-6, 7-6(1) ed il Giappone si è portato sull’1-1
F. Fognini b. T. Daniel 6-4 3-6 4-6 6-3 6-2
Mentre Nishikori è altrove a cercare quello che resta di sé i suoi orfani stanno provando a dar fastidio ad un’Italia decisamente favorita, perché se Sugita potrebbe pure essere un brutto cliente, Taro Daniel è sembrato sin dall’inizio troppo leggero per un Fognini irrobustito dalla off season. Il problema, e pazienza se ci ripetiamo, è che i cali di concentrazione dell’italiano metterebbero in partita chiunque, anche se i rischi corsi in questo match sono stati abbastanza limitati. Ciò non toglie che abbiamo visto una partita certo bruttina, con Fognini che sembrava stare attento giusto per evitare fastidi ma che appena mollava un momento si trovava costretto a rincorrere. La solita partenza lenta lo ha costretto ad un recupero non particolarmente complicato perché il ligure appena metteva la palla in campo con un po’ di profondità, facilmente portava a casa il punto. Così Fabio chiudeva il primo set al decimo game e iniziava il secondo come il primo: perdendo il servizio. Stavolta il recupero era più rapido ma a differenza del primo set col servizio i due penavano meno. Almeno fino al settimo game quando Fognini perdeva ancora il servizio senza recuperarlo nel turno successivo nonostante la solita palla break. Forse indispettito, l’italiano buttava via il game successivo e il secondo set trascinandosi il giapponese sull’1-1.
Il terzo set, dopo due game “normali”, prendeva l’andazzo del resto della partita, e i tre break consecutivi consentivano a Fognini di andare 4-2. Ovviamente non bastava perché Taro, anche un po’ rinfrancato, andava 0-40 nell’ottavo game riuscendo ad agganciare Fognini alla quarta occasione utile, con un Barazzutti sempre più perplesso. Non solo, ma incredibilmente il giapponese andava a set point grazie ad un doppio fallo di Fognini, annullato dal ligure giocando uno scambio molto attento. Non era sufficiente, perché Fognini riusciva sì a procurarsi una palla per andare 5 pari ma la sprecava ancora con un doppio fallo per poi capitolare al cospetto di un gasatissimo Daniel, che chiudeva il set con una risposta lungolinea di dritto agevolata da una seconda impresentabile dal ligure. Il tutto naturalmente intervallato dai soliti soliloqui, col contorno delle racchette scagliate per terra e insulti vari, come da tradizione del nostro valido rappresentante in giro per il mondo.
Nel quarto set Fognini riusciva quanto meno a metterla dall’altra parte, grazie anche ad un improvviso miglioramento della percentuale delle prime di servizio, che dal 49% del terzo set passava addirittura all’83%. Dal canto suo Daniel abbassava ulteriormente, se possibile, il livello del suo gioco e la combinazione tra i due fattori portava l’azzurro rapidamente sul 3-1 per poi chiudere il set strappando ancora il servizio al giapponese nel nono game.
Quinto set non troppo diverso dal quarto, con Fognini che corre qualche rischio nel terzo game ma poi brekka rapidamente e senza particolari patemi chiude set e partita con un altro break nell’ottavo game.
Poco da commentare, forse per inquadrare meglio la fantastica impresa di Fognini si può ricordare che il suo avversario aveva giocato solo 18 volte con un top50 prima di oggi: 16 sconfitte e 2 vittorie, una contro Sock alle Olimpiadi e l’altra con quel matto di Klizan che si è ritirato al quinto set. E Daniel ha 25 anni, non è un giovane di belle speranze. Meglio fermarsi qui.
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